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Agente palermitano blocca rapinatore armato in banca

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Si era camuffato con berretto da baseball, occhiali da sole ed un grosso finto neo sulla guancia per mettere a segno una rapina in una banca alla Romanina.

L’uomo, un 31enne romano, è stato però bloccato da un sovrintendente della polizia stradale di Palermo che si trovava libero dal servizio ed arrestato proprio mentre cercava di farsi dare il denaro dai cassieri.

L’episodio è avvenuto ieri mattina, quando il giovane si è presentato in una banca in viale Antonio Ciamarra minacciando gli impiegati con un taglierino intimando loro di consegnargli il denaro di cui erano in possesso.

La situazione ha rischiato di degenerare, in quanto le casse sono dotate di dispositivo di apertura a tempo che non permette l’apertura prima del previsto. A questo punto il poliziotto lo ha convinto a gettare il taglierino e ad arrendersi.

Di lì a poco sono giunti anche i poliziotti del commissariato Romanina, che lo hanno definitivamente bloccato. Condotto in ufficio il rapinatore è stato infine arrestato con l’accusa di tentata rapina.


Maltempo, chiuso sottopasso viale Regione a rischio crollo

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La protezione civile di Palermo ha chiuso il sottopasso in viale Regione Siciliana nei pressi di via Ugo La Malfa in tutte e due le direzioni di marcia. Le abbondanti piogge di questi giorni hanno creato problemi strutturali alle volte delle due strutture e alcuni calcinacci sono caduti su automobili.

L’ingresso alle due corsie laterali resterà chiuso in attesa dei lavori di manutenzione dei sottopassi. La scorsa notte sempre a causa delle piogge una voragine si e’ aperta in via Vanelle nella zona di Corso Calatafimi. Un’auto e’ finita dentro. Per fortuna nessun ferito. La buca e’ stata riparata dal Comune.

Maltempo, grandinata a Palermo E domani è attesa la neve

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Era attesa la neve per domani intanto oggi arriva la grandine. Insistente grandinata fra le 16 e le 16,30 nella zona nord della città di Palermo. La temperatura è improvvisamente scesa sotto i tre gradi e la pioggia si è trasformata in grandine, un fenomeno inusuale anche se non nuovo a Palermo.

Per una decina di minuti il barometro è arrivato a segnare lo zero poi la temperatura è leggermente risalita. Traffico in tilt per effetto proprio della grandine e della paura degli automobilisti palermitani, non abituati a questi fenomeni mentre sono alla guida.

Le previsioni del tempo davano per oggi una temperatura minima fra i 4 ed i 6 gradi ma il barometro è sceso di più. Per domani, sempre secondo le previsioni, è attesa una minima di 3-4 gradi ma con la possibilità di raggiungere lo zero e dunque di neve anche a bassa quota anche se in città appare improbabile.

Proprio domani e giorno 1 dovrebbero essere le due giornate più fredde di questa ondata di maltempo e forse dell’intero inverno, nella Sicilia settentrionale

Sequestrati 5 milioni di beni a trafficante di droga

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Beni per circa 5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) di Palermo, in esecuzione di un decreto del Tribunale, sezione Misure di prevenzione, presieduto da Silvana Saguto, a carico del cinquantaquattrenne palermitano Francesco Ferrante.

Il provvedimento è stato emesso a seguito di una proposta avanzata dal direttore della Dia in accordo col procuratore aggiunto Bernardo Petralia. Ferrante, in passato imprenditore edile, aveva accumulato un patrimonio sproporzionato rispetto all’attività economica svolta e al reddito dichiarato. L’ex imprenditore è stato più volte condannato per traffico e detenzione di droga.

Tra i beni sequestrati ci sono 23 immobili, abitazioni, ville e terreni, 7 veicoli e vari rapporti bancari e postali, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.

Mafia, l’elenco dei beni sequestrati al boss Alessandro D’Ambrogio

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Nell’ambito dell’operazione congiunta fra carabinieri e Gico della Guardia di Finanza sono stati sequestri beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro ad Alessandro D’Ambrogio, palermitano di 40 anni ritenuto il reggente della famiglia mafiosa di Porta Nuova.

Si tratta di:

  • n. 2 società operanti nel settore delle onoranze funebri;
  • n. 1 fabbricato ad uso abitativo sito in Palermo;
  • n. 3 fabbricati ad uso commerciale siti in Palermo;
  • n. 1 autovettura.

LEGGI L’ARTICOLO SULL’OPERAZIONE

Mafia, i summit alle onoranze funebri Sequestro al boss di ‘Porta Nuova’

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Due imprese di onoranze funebri, tre immobili commerciali, un’abitazione ed un’autovettura, per un valore complessivo di circa 2.000.000 di euro. Era tutto riconducibile al boss di Porta Nuova Alessandro D’Ambrogio secondo le indagini condotte dal Gico della Guardia di Finanza e dai Carabinieri che hanno condotto una operazione congiunta di sequestro beni in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

LEGGI L’ELENCO DEI BENI

Alessandro D’Ambrogio era stato tratto in arresto nel luglio 2013 nel corso dell’operazione “Alexander”, ed è ritenuto capo del mandamento mafioso di Porta Nuova, comprendente l’omonima famiglia mafiosa, nonché quella di Palermo Centro.

D’Ambrogio, 40 anni, uscito dal carcere ad aprile 2011 e già condannato con sentenza definitiva per i reati di associazione mafiosa, estorsione ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, coordinava le attività illecite, in particolare del settore delle estorsioni, e si occupava del sostentamento dei detenuti e dei loro nuclei familiari, intrattenendo rapporti con altri esponenti mafiosi, facenti parte di diversi mandamenti, tra i quali quelli di Bagheria, Tommaso Natale, Pagliarelli, Brancaccio, Arenella – Resuttana, Villabate – Misilmeri e Noce – Cruillas.

Il sequestro eseguito nasce dalle indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo e dalle indagini patrimoniali svolte dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo, che hanno consentito di accertare come l’agenzia  “onoranze funebri D’Ambrogio summit di ma”, formalmente intestata a “stretti” parenti, sia stata gestita dall’interessato, che la utilizzava abitualmente non solo per svolgere l’attività lavorativa ma anche come luogo di incontro con altri associati mafiosi; alla stessa impresa, peraltro, risulta intestata l’abitazione dove D’Ambrogio risiede.

Alessandro D’Ambrogio, tra l’altro, non ha mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, fatta eccezione per importi di entità irrisoria denunciati in relazione ad attività svolta in carcere nel 2003 e nel 2004.

“Nella procura di Palermo non ci sono veleni” Ecco il nuovo procuratore Francesco Lo Voi

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Barra dritta seguendo due fari: la Costituzione e la legge italiana e le disposizioni del Csm che da essa derivano, dialogo aperto e franco fino a quando non si decide, nessun processo e nessuna indagine si ferma perché l’obbligatorietà e l’irrinunciabilità all’azione penale non sono in discussione.

Si è presentato così nel suo primo discorso alla magistratura palermitana da neo procuratore di uno degli uffici inquirenti più difficili del Paese, Francesco Lo Voi, nominato dal Csm lo scorso 17 dicembre e insediatosi oggi ‘in gran fretta’ dopo che il procuratore generale di Palermo Roberto scarpinato aveva dato parere favorevole al possesso anticipati dell’ufficio ed il Ministro aveva firmato ieri la sua nomina.

Francesco Lo Voi si è insediato nel corso di una udienza pubblica (GUARDA LE FOTO), come stabilisce la legge, davanti alla I sezione del tribunale di Palermo, presieduta per l’occasione dal primo presidente Leonardo Guarnotta, uno dei magistrati storici di Palermo.

Il procuratore della pacificazione doveva essere e vuole essere. Nonostante la sua nomina si sia portata dietro grandi scontri (è giunta a maggioranza scavalcando ex aggiunti di Palermo al tempo di Caselli ed oggi procuratori di peso come Sergio Lari oggi procuratore di Caltanissetta e Guido Lo forte procuratore di Messina) lui sembra intenzionato a perseguire proprio la pacificazione della procura.

Se Lari e Lo Forte annunciano ricorso contro la nomina di Lo Voi, gli uomini e le donne dell’associazione magistrati si stringono intorno al nuovo procuratore, fanno quadrato e danno indicazioni precise sull’esigenza di spegnere subito le polemiche come gli chiedono tutti. lo ha fatto anche lo stesso presidente Guarnotta nel stringergli la mano dopo la firma di insediamento augurandosi che riporti un clima sereno all’interno della procura di Palermo.

A Palermo non ci sono veleni – ha detto Lo Voi – non ci sono e non ce ne saranno. perché a Palermo ci sono magistrati altamente professionali e Capaci. Se veleni ci sono sono fuori da qui e noi ce li faremo scivolare addosso”.

Barra dritta, dunque, e indicazioni precise “La procura di Palermo sarà una squadra sana nella quale il metodo di lavoro sarà il confronto, franco aperto e leale. Un confronto di opinioni che vedrà certamente anche momenti di dissenso ma questo non sarà mai scontro o veleni. Il confronto è positivo e dura fino a quando non si giunge a decidere”.

“Non ci saranno magistrati di serie A e di seri B. Non può esistere una simile divisione. Ci saranno magistrati capaci e competenti che lavoreranno per i cittadini” Lo Voi ha, poi, lanciato i suoi segnali ai cancellieri “fondamentali, capaci ed entusiasti” che gli hanno risposto con un grazie urlato ed un applauso in piena udienza, ed alle forze dell’ordine alle quali si è rivolto con parole precise “I Pm hanno un compito assegnatogli dalla legge ma sulla strada state voi. Da noi avrete sempre disponibilità, aiuto e consiglio ma da voi ci aspettiamo disponibilità, aiuto e consiglio”

Insomma indicazioni precise, mano ferma ma sulla strada del dialogo e della pacificazione della procura. Una pacificazioni ed operatività nella quale non sarà solo.

Una indicazione forte quella venuta dalla presenza a Palermo di Franco Roberti. Il procuratore nazionale antimafia ha dovuto faticare non poso per trovare un posto in aereo da Roma a Palermo in questi giorni di festa ma era qui a portare il suo saluto al magistrato ed all’amico “Oltre che al procuratore di Palermo, ufficio difficile nel reggere il quale – ha detto – avrà oltre la stima tutta la collaborazione della Direzione nazionale antimafia”.

L’antimafia, dunque, è con Lo Voi. E non si tratta dell’unico segnale arrivato. A chiedere alla corte di insediare il procuratore Lo Voi è stato, come di rito, il procuratore aggiunto facente funzioni Leonardo Agueci per il quale “Si sentiva l’esigenza a Palermo di una guida forte ed autorevole come quella di Franco Lo Voi”.

Ma collaborazione viene promessa anche dagli avvocati per bocca del presidente del collegio di Palermo, l’avvocato Greco. Avvocati che secondo il neo procuratore “sono importante parte del sistema perché non difendono solo l’imputato ma spesso difendono le vittime e contribuiscono al sistema giustizia”.

Franco Lo Voi mastica legge praticamente dalla culla. Avvocato, infatti, era il padre, magistrato è anche la moglie. E lui a Palermo, prima di lasciare la Sicilia per il Csm, per altri incarichi e da ultimo per Eurojust, di antimafia ne ha fatto parecchia. C’è la sua firma, come ha ricordato lo stesso Agueci, nei verbali di interrogatorio di pentiti importanti nella storia della lotta a Cosa Nostra come La Barbera, Di Maggio, Di Matteo.

Sue indagini come quella sulla strage di Capaci o sull’omicidio di Ignazio Salvo. Ha rappresentato l’accusa a carico di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca. In secondo grado è stato l’accusatore pubblico nel processo per l’omicidio di don Pino Puglisi. In Eurojust, ha coordinato riunioni sul traffico internazionale di stupefacenti, reti pedo-pornografiche e sui grandi casi di criminalità organizzata.

In magistratura dal 1981, è stato dapprima pretore a Sanluri, poi giudice a Caltanissetta. Nel 1986 pretore a Palermo, nel ’90 pm assegnato alla Dda sempre a Palermo.

Tra il 2002 e il 2006 è stato togato del Csm: rientrato in ruolo, è stato prima sostituto Pg alla Corte d’appello di nuovo a Palermo, poi in Cassazione, fino al suo passaggio ad Eurojust nel 2010.

L’era Lo Voi alla procura di Palermo è iniziata. Ai giornalisti non ha voluto rispondere e a tutti ha detto “ci vediamo nel 2015″

Emergenza freddo, attivo numero polizia municipale Palermo

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In considerazione dell’ondata di freddo di queste ore, con temperature prossime allo zero anche in città, l’Assessore Agnese Ciulla ha
convocato ieri una riunione con tutti gli uffici e gli enti che a vario titolo sono coinvolti o possono supportare la situazione di emergenza.

In particolare hanno partecipato all’incontro i rappresentanti della Protezione civile comunale, alcune associazioni di volontariato, gli
enti accreditati per l’emergenza sociale. Grazie alla disponibilità di alcuni enti ecclesiastici, è stata data la possibilità di ampliare il numero di posti letto per i senza tetto e per i clochard che potranno essere accompagnati dai volontari e dagli operatori del Comune che tutte le sere si recano nei luoghi normalmente frequentati da coloro che non hanno dove dormire.

E’ inoltre prevista la distribuzione di coperte (anche termiche, fornite dalla Protezione Civile), pasti e bevande. Per facilitare eventuali interventi di assistenza a persone che si trovassero in situazioni di particolare difficoltà per l’ondata di freddo, i cittadini potranno contattare la centrale della polizia municipale al numero 091.6954203 Sarà cura degli agenti l’attivazione degli interventi tramite gli operatori presenti in città.


Fulmine danneggia la pista dell’aeroporto Falcone Borsellino

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Un fulmine è caduto sulla pista dello scalo Falcone Borsellino di Palermo danneggiandola. Per alcune ore la pista è stata chiusa.

A causa del problema provocato dalla saetta un volo Fiumicino Palermo di Alitalia delle 16.10 è stato dirottato a Catania. Notevoli i disagi per i passeggeri che con il gran freddo hanno dovuto prolungare il loro viaggio di altre tre ore.

A causa dell’inagibilità temporanea della pista sono stati cancellati altri due voli sempre Alitalia da e per Lampedusa. Uno volo sempre dall’isola del Mediterraneo è previsto per le 13 è atterrato alle 17.40. Un altro volo da Milano della EasyJet delle 15.30 è arrivato a Palermo alle 17.47.

Bufera di neve nel Palermitano Strade chiuse, voli cancellati

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Grandine e neve anche in provincia di Palermo. Sulla statale 624 “Palermo-Sciacca” il traffico e’ stato provvisoriamente bloccato in entrambe le direzioni per una bufera di neve, dal km 5 al km 6, tra Altofonte e Giacalone, in provincia di Palermo. Sul posto il personale dell’Anas per ripristinare la circolazione.

GUARDA LE FOTO

Imbiancate le cime che cinturano la citta’. Gli svincoli in uscita per via Ugo La Malfa, e in entrata da via La Malfa per Trapani, informa la polizia municipale del capoluogo siciliano, sono stati chiusi per il cedimento di calcinacci.

Disagi anche per il traffico aereo: cancellati i voli tra Palermo e Lampedusa; in ritardo quelli da e per Milano Malpensa. Numerosi gli allagamenti e gli incidenti stradali nel capoluogo a causa dell’asfalto viscido.
Grandine anche nel Catanese e nel Messinese, anche lungo il litorale.

Guerra dei rifiuti Crocetta querela Orlando

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Nessuna soluzione ai rifiuti che resteranno in strada da oggi in 47 comuni ma in compenso la vicenda finirà in tribunale. Dopo l’allarme lanciato dai sindaci sul provvedimento della Regione  che rischia di far esplodere una emergenza sanitaria senza precedenti e dopo le accuse del presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando al dirigente Armenio ma soprattutto all’annuncio di esposti contro l’assessore Vania Contrafatto e contro ‘gli interessi di Confindustria’ ci si aspettava una reazione degli interessati.

A reagire, invece, è il presidente della Regione che, nonostante non sia stato tirato in ballo direttamente, annuncia una querela nei confronti di Orlando senza rispondere minimamente all’allarme dei sindaci.

“Le dichiarazioni di Orlando – ha commentato Crocetta – non sono veritiere, per tale motivo ho deciso di querelarlo”.

Capodanno fra i rifiuti Stop alla raccolta in 47 comuni

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Montagne di rifiuti per salutare Capodanno, rifiuti da tenere con se in casa o per strada in paese almeno fino all’epifania. Si prospettano giorni di festa fra l’immondizia in 47 comuni principalmente del palermitano. Si salveranno dall’emergenza sanitaria soltanto la città di Palermo ed i comuni di Bagheria, Villabate, Monreale e Carini che conferiscono i rifiuti alla discarica pubblica di Bellolampo a Palermo e Partinico che li porta nel trapanese.

Per tutti gli altri scatta domani la determina del nuovo dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti della Regione, Ing.Domenico Armenio, che blocca il conferimento dei rifiuti nella discarica di Catania. il provvedimento della Regione istituisce una sorta di turnazione nel confrimento dei rifiuti.

Per 7 giorni dovranno tenere i rifiuti a casa 47 comuni del palermitano, per i successi 7, dal 7 al 15 gennaio, toccherà ad Agrigento ed a 26 comuni della sua provincia e così via a girare per quasi tutti i comuni siciliani. Una determina che, fra l’altro, non è stata neanche notificata ai comuni che ne hanno appreso il contenuto solo per vie informali.

Da stamani è una continua protesta nei confronti dell’assessorato ma l’Ing. Armenio sembra irreperibile mentre, raccontano i sindaci di Ficarazzi e Cinisi, l’assessore Vania Contrafatto ha allargato loro le braccia invitandoli a comunicare ai loro cittadini di tenere i rifiuti a casa.

“Ci troviamo in una situazione di degrado istituzionale assoluto - dice il Presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando -. presenterò un esposto al Csm per chiedere se è accettabile un simile atteggiamento istituzionale da parte di un magistrato che nel suo agire da amministratore pubblico si rivolge in questo modo a sindaci che operano nell’ambito del mandato conferitogli e nell’interesse legittimo delle comunità che amministrano”.

Ma Orlando va ben oltre l’attacco politico e istituzionale all’assessore Contrafatto e parla di interessi privati che si nasconderebbero dietro tutto questo “Lo scorso 12 dicembre ho scritto alla procura di Palermo – prosegue Orlando – e stamani ho inviato una nuova lettera per chiedere che la magistratura si interessi della gestione del sistema delle emergenze rifiuti in Sicilia. Un sistema che sembra non potersi risolvere da oltre un decennio durante il quale si sono succedute varie giunte ed amministrazioni ma l’unico elemento di continuità è stata la presenza di Confindustria che ha sempre espresso anche assessore e che il caso vuole abbia al suo interno un autorevole esponente che ha interessi precisi nel settore dei rifiuti. io non so se le due cose sono strettamente legate ma chiedo alla magistratura che accerti cosa accade”.

Ma Orlando va ben oltre e punta il dito sulla discarica di Siculiana, discarica privata la cui chiusura per riempimento ha dato il via all’emergenza discariche. “La discarica riaprirà intorno al 10 gennaio e potrà accogliere circa 3000 tonnellate al giorno e la sua riapertura risolverà tutti i problemi – dice Orlando – nel frattempo si creano le condizioni per accumulare rifiuti in modo che poi possano essere accolti proprio da Siculiana”.

Accuse pensati ma che non risolvono l’emergenza nell’immediato. Come affrontare la situazione? “La soluzione c’è – dice il sindaco di Ficarazzi Paolo Martorana – basterebbe che la regione autorizzasse il conferimento dei rifiuti nella discarica pubblica di Bellolampo che si è già mostrata disponibile. ma continuano ad arrivare immotivati no ad ogni soluzione. Dobbiamo tenerci la spazzatura a casa. Nel mio comune c’è una raccolta porta a porta. Produciamo circa 15 mila tonnellate al giorno. In una settimana ci saranno le montagne davanti le case e quando la raccolta riprenderà ci saranno in strada 100 mila tonnellate che non potremo smaltire se non con costi ed interventi straordinario. Siamo pronti ad adire la Corte dei Conti per il danno erariale che ne deriverà oltre a tutte le altre autorità per il disastro ambientale”.

“Non posso accettare tutto questo – dice il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo – domani emanerò una ordinanza ex 191. Ho già individuato un’area di stoccaggio provvisorio a tre 3 km dal centro abitato. Non mi lasciano altre soluzioni “.

E’ un coro di attacchi alla Regione, di richieste di dimissioni del dirigente generale, dell’assessore e del Presidente. Tutto questo si poteva evitare secondo i sindaci. la battaglia dei rifiuti è iniziata

Solidarietà, esercenti donano 2.600 euro alla Missione di Biagio Conte

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Duemila e seicento euro per supportare la Missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte.
A donarli è stata la Confederazione Italiana Esercenti Commercianti di Palermo, con il contributo di Mediolanum, della Concessionaria Riolo e dell’associazione culturale “Palermo e dintorni”, protagoniste di un concerto di beneficenza organizzato con l’obiettivo di raccogliere fondi.

La somma è stata consegnata direttamente al missionario laico, “ visibilmente commosso – sottolinea Salvatore Bivona, presidente provinciale della CIDEC – per la vicinanza manifestata e la promessa, da parte nostra, di un supporto non episodico: è nostra intenzione, infatti, organizzare altre iniziative nel segno della solidarietà, a favore dei più deboli”.
“Siamo consapevoli del fatto che le necessità della Missione vanno ben oltre la cifra raccolta – precisa ancora Bivona – tuttavia abbiamo voluto testimoniare il nostro impegno in un momento di forte crisi, non solo economica, ma anche morale e valoriale”.

Ferrovie, circolazione sospesa sulla linea Palermo Messina

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Circolazione sospesa dalle 14.50 di oggi sulla linea ferroviaria Palermo-Messina per un guasto della linea elettrica di alimentazione dei treni fra le stazioni di Tusa e Santo Stefano, le cui cause sono in corso di accertamento.

“Le squadre tecniche di Rfi subito intervenute – informa una nota -, stanno lavorando al ripristino dell’infrastruttura. Nel frattempo i treni provenienti da Palermo e da Messina terminano il proprio servizio rispettivamente nelle stazioni di Cefalù e Termini Imerese. Un locomotore diesel è partito da Messina per consentire il proseguimento del Regionale 12760 Palermo – Messina, fermo in linea poiché direttamente coinvolto nel guasto. Al momento, a causa dell’impraticabilità di strada e autostrada per la forte nevicata in atto, non è stato possibile attivare un servizio di autobus sostitutivi”.

Arrestato ex campione di windsurf L’accusa per lui è di stalking

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E’ stato arrestato ieri a Palermo l’ex campione di windsurf Alessandro Alberti, 40 anni con l’accusa di stalking. L’uomo si sarebbe introdotto nell’abitazione della sua ex fidanzata che ha immediatamente chiamato il 112. Ai militari la donna ha raccontato le molestie subite.

Alberti si è formato nella scuola dell’Albaria, a Mondello. Tra i suoi numerosi successi sportivi, ricordiamo l’undicesimo posto ai campionati mondiali di windsurf in Giappone.

Quando ha finito la sua carriera agonistica, è diventato imprenditore, creando il marchio “Tuna fish”, specializzato in abbigliamento sportivo. Alessandro Alberti quando iniziò a fare surf era solo un bambino. Famoso per le sue imprese, per la sua passione per il mare, gli allenamenti e le regate disputate con altri surfisti dell’Albaria in ogni angolo del mondo.

 


Devastato pub, il titolare aveva denunciato il pizzo

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Danneggiato gravemente la notte scorsa un pub al confine tra Ficarazzi e Palermo i cui gestori, assistiti da LiberoFUTURO, avevano denunciato nel luglio 2014 tre episodi di violenza, con “incursioni” notturne volte ad intimidire i gestori del locale. Minacce partite nel 2012 e spesso sfociate in vere e proprie aggressioni con tanto di calci e pugni ai titolari.

Le indagini portarono all’arresto di due pregiudicati bagheresi il 31 ottobre scorso per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. I due malavitosi pretendevano con la violenza di lavorare come buttafuori nel locale gestito dai nostri affiliati.
Nelle scorse settimane nel giro di 15 giorni i due bagheresi sono stati prima scarcerati perchè non furono riscontrati gravi indizi di colpevolezza e poi nuovamente arrestati a fronte di prove più certe.

Questa notte, infine, il danneggiamento e il furto delle apparecchiature della video sorveglianza. Il locale è stato devastato completamente a colpi di mazza e la violenza profusa è perfettamente coerente con i metodi dei due malavitosi arrestati. Chi ha compiuto i danneggiamenti ha voluto certamente punire la scelta della denuncia, ma non ha fatto bene i conti con la realtà dimostrando uno scarso spessore criminale.

I danni prodotti saranno infatti risarciti dallo Stato e per i due imputati potrà soltanto peggiorare la già grave posizione processuale. Il presidente dei Libero Futuro avv. Enrico Colajanni cosi commenta: “Noi naturalmente auspichiamo che gli autori materiali dei danneggiamenti posano essere individuati e perseguiti. Lavoreremo affinché il locale sia ricostruito al più presto e ci auguriamo che il 2015 veda condannati i responsabili delle violenze e dei danneggiamenti”.

Maltempo e neve a bassa quota Strade chiuse nel Palermitano

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Palermo e la provincia si sono risvegliate coperte da una coltre di neve che è caduta abbondantemente a quote molto basse. Critica la situazione viaria. Chiusa l’autostrada Palermo Catania tra gli svincoli di Buonfornello e Irosa. Disagi anche sulla statale 121 nella zona del bivio Manganaro a Lercara Friddi. Transito bloccato anche sulla statale Palermo

Ecco la neve che fiocca in città Palermo si imbianca poco alla volta

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E alla fine la neve arrivò davvero in città. A Palermo fiocca delicatamente come a queste latitudini non si vede quasi mai.

Per una volta le previsioni del tempo sono state corrette. nonostante lo zero termico non sia stato stabilmente raggiunto, si sono create le condizioni per la neve.

GUARDA LE PRIME FOTOGRAFIE

Le temperature ‘ballerine’ però probabilmente faranno sì che il fenomeno sia limitato nel tempo e la neve non permanga per strada a lungo ma di fatto una lieve coltre bianca copre le strade soprattutto della zona Nord della città mentre alla periferia sud si vede soprattutto.

La foto, scattata in via Luigi Settembrini nella zona residenziale di Palermo è alquanto eloquente

Meteo in miglioramento ma ancora neve a Palermo

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Dalla sala operativa dei vigili urbani fanno sapere che le condizioni meteo sono in leggero miglioramento. È prevista una nuova nevicata attorno alle 13, ma non sarà della stessa intensità di quella delle 10.

Nelle prossime ore le temperature dovrebbero risalire. Sono previste delle piogge, ma non altre nevicate almeno su Palermo. Per quanto riguarda la viabilità ci sono stati problemi nei sottopassi di corso Calatafimi e via Belgio.

Due grossi mezzi articolati sono rimasti bloccati. A causa del fondo ghiacciato non riuscivano a risalire e così sono stati trainati fino agli svincoli laterali. Il traffico nella zona di viale Regione Siciliana è andato a rilento.

Ghiaccio sulla carreggiata Maxi tamponamento sulla A19

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Maxi tamponamento in autostrada Palermo Catania in direzione del capoluogo siciliano nei pressi dello svincolo di Bagheria. A causa del ghiaccio presente sulla carreggiata cinque veicoli sono rimasti coinvolti nello scontro.

Alcuni automobilisti sono rimasti feriti anche se in modo non grave. Il traffico reso difficile dalle condizioni meteo è rimasto bloccato per un’ora per consentire i soccorsi e i complessi rilievi da parte della polizia stradale.

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