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Tragedia sfiorata all’Addaura Sei le villette evacuate

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Sfiorata la tragedia nel lungomare dell’Addaura a Palermo. Un grosso masso si è staccato dal monte Pellegrino ed è finito su una delle villette abitate. Erano le sette e trenta del mattino quando la famiglia che abita nella costruzione è stata svegliata prima dal fragore della frana poi dall’impatto della grosso macigno che è finito sulle pareti dell’abitazione.

A questo punto il blocco di pietra si è spezzato in due e una parte è finito sulla carreggiata. Fortunatamente in quel momento nessuno transitava.
Sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della polizia municipale e gli uomini della protezione civile.

Dopo il sopralluogo è stato deciso di evacuare sei villette, di cui tre abitate e chiudere la sede stradale nella zona del crollo compresa tra i civici 1824 e 1914. Le case evacuate sono quelle che si trovano davanti al fronte della frana dove non è escluso che nelle prossime ore si possano verificare altri distacchi di roccia.

Un altro crollo si era verificato sempre nella stessa zona all’Addaura la notte tra il 5 e il 6 maggio scorso. Anche in quel caso una casa è stata investita da parte dei massi. Otto famiglie che risiedevano in via Annone erano state evacuate.


Palermo, botti di Capodanno Cinque persone ferite

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Cinque persone lievemente ferite per i botti di capodanno a Palermo, due delle quali sono state trasportate all’ospedale Civico per problemi a una mano e a un occhio. La polizia ha sequestrato materiale pirotecnico illegale.

La Polizia ha sequestrato botti illegali a Palermo, soprattutto nei quartieri popolari della città. I controlli hanno interessato depositi di materiale esplosivo ed esercizi di vendita, alcuni dei quali sprovvisti di licenza.

Sequestrati 122 lanciarazzi, circa 860 Kg di artifizi pirotecnici, tra giochi di IV e V categoria, e circa 11 kg di manufatti privi del marchio CE. Cinque le persone denunciate.

 

Vento gelido impedisce l’attracco delle navi in porto

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Il vento gelido da nord-est che soffia a 40 nodi, circa 80 chilometri orari, su Palermo, impedisce l’attracco delle navi nel porto: il traghetto “Vincenzo Florio” della Tirrenia, in arrivo da Napoli, dalle 6 di stamane, dopo essere rimasto in rada a circa 4 miglia dal porto è riuscito nell’impresa.

Rimane per ora al largo, a circa 20 miglia dalla costa, la nave di crociera “Norvegian Jeid”, che sarebbe dovuta entrare in porto alle 6.30. Isolate le Eolie già da due giorni: il mare forza 7 impedisce l’approdo di traghetti e aliscafi.

La situazione più critica si registra a Panarea, dove i mezzi non arrivano da quattro giorni. Intanto, oltre alle Eolie, resta isolata anche Ustica, dove traghetto e aliscafi sono bloccati da 4 giorni.

Il primo nato a Palermo del 2015 è un bimbo bengalese

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Si chiama Mohamed Riduanmah e pesa 2 chili e 300 grammi il primo bimbo nato a Palermo nel 2015, un minuto dopo la mezzanotte, al Policlinico del capoluogo siciliano.

La mamma, Akiar Mariom, originaria del Bangladesh, vive a Palermo da sei anni. Il piccolo e la mamma stanno bene.

Caduta massi da Montepellegrino Capodanno fuori casa per i residenti

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Hanno trascorso la fine dell’anno fuori dalle proprie case alcuni residenti sul lungomare Cristoforo Colombo, a Palermo, minacciati dai crolli di massi da Montepellegrino.

Ancora oggi i vigili del fuoco sono intervenuti per consentire alla famiglia Butticè di prendere abiti e generi di prima necessità. E’ stato eseguito un nuovo sopralluogo per constare i danni all’abitazione colpita da un masso rotolato a valle, che era tra quelli a rischio smottamento segnalati alla Protezione civile.

Al momento sono sei le villette evacuate. La strada resta ancora chiusa tra i civici 1824 e 1914. Le case evacuate sono quelle che si trovano davanti al fronte della frana dove non è escluso che nelle prossime ore si possano verificare altri distacchi di roccia. C’è preoccupazione tra i residenti e qualcuno individua il pericolo nella presenza di cinghiali sulla montagna: “Ho 75 anni – dice uno dei residenti – e solo da quando ci sono 200 cinghiali sul Montepellegrino precipitano i macigni.

La colpa è di questi animali che scavano per cercare cibo”. Tutta l’aria della montagna che sovrasta il golfo di Palermo è a rischio: un altro crollo si era verificato la notte tra il 5 e il 6 maggio scorso. Anche in quell’occasione una casa è stata investita da alcuni massi. Altri lavori sono in corso a ridosso delle gallerie sulla strada che da Mondello porta al santuario.

Bloccati dalla neve festeggiano Capodanno in caserma

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Un gruppo di persone che stava raggiungendo un locale nelle campagne di Lercara Friddi, nel Palermitano, a quota 700 metri, è stato soccorso dai carabinieri dopo che le auto sono rimaste bloccate a causa della neve.

Impossibilitati a tornare indietro, i “gitanti”, in abiti eleganti e lustrini, che avevano prenotato il veglione al prezzo di 30 euro, si sono dovuti accontentare di festeggiare il nuovo anno nella caserma dell’Arma, dove hanno trascorso tutta la notte.

A Lercara Friddi sono state 120 le persone intrappolate in auto e soccorse dai carabinieri. Trasferiti in caserma, dove hanno trascorso la notte, i malcapitati sono stati rifocillati in un ristorante fatto aprire appositamente dagli uomini dell’Arma.

Fra i mezzi soccorsi, anche un pullman di turisti provenienti da Palermo, che tentava di raggiungere Agrigento. All’origine degli interventi, non solo il maltempo, ma in alcune circostanze decisioni a dir poco imprudenti: a un gruppo rimasto bloccato sulla Statale 121, alla domanda quale fosse il motivo per cui si fossero messi in viaggio nonostante la neve, i militari si sono sentiti rispondere: “Abbiamo già pagato 30 a testa per il veglione”.

Interventi di soccorso sono stati eseguiti anche in altre località del Palermitano: a Baucina, Petralia Sottana, Alimena, Isnello, Marineo, dove i carabinieri intorno alle 4.30 di stamane, dopo due ore di ricerche, hanno trovato in contrada Agro dei Masi un uomo di 38 anni rimasto bloccato con la sua moto a causa della neve. Il motociclista, accompagnato in ospedale, era in stato confusionale con un principio di assideramento.

Malattia di Wilson, il Cervello di Palermo centro di eccellenza

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Una malattia genetica rara che colpisce un individuo su 30.000. E’ la malattia di Wilson, caratterizzata da accumulo di rame in organi e tessuti, fegato, sistema nervoso centrale, cellule del sangue. In un anno 105 casi, circa la metà della casistica a livello regionale, sono stati individuati e studiati presso il laboratorio dell’Unità operativa di Ematologia per le Malattie Rare del Sangue e degli Organi Ematopoietici dell’Azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo, diretta dal professore Aurelio Maggio, in collaborazione con la dottoressa Rosanna Simonetti, referente per la Malattia di Wilson ed il Professore Mario Cottone, Direttore dell’Unità operativa di Medicina della stessa Azienda.

Lo studio genetico per la diagnosi della malattia di Wilson si effettua all’Ospedale Cervello fin dal 2006.
La malattia si presenta nelle prime decadi di vita, raramente oltre i 40 anni. I sintomi epatici vanno da una lieve epatite ad una insufficienza epatica; le manifestazioni neurologiche generalmente compaiono nella seconda o terza decade di vita, ed includono distonia, manifestazioni parkinsoniane, disturbi psichiatrici.

La malattia di Wilson è trattabile con farmaci che legano il rame, che possono sia bloccarne l’evoluzione, che far regredire il danno d’organo e la maggior parte dei sintomi. La terapia è tanto più efficace quanto più la diagnosi è precoce prima. La diagnosi si basa su dati clinici e di laboratorio, tra questi notevole importanza riveste lo studio genetico che consente lo studio dei familiari dei soggetti affetti per l’identificazione in fase asintomatica dei malati.

La malattia ha un’ampia variabilità genetica ed è dovuta alla presenza di mutazioni nel gene ATP7B, che produce la proteina ceruloplasmina addetta al trasporto del rame ed alla sua conseguente eliminazione. Ad oggi si conoscono oltre 540 mutazioni nel gene ATP7B che alterano la sintesi della ceruloplasmina e quindi impediscono una corretta eliminazione del rame dall’organismo.

E’ una malattia genetica ereditaria autosomica recessiva. Per svilupparla è necessario ereditare due geni ATP7B variati: uno dalla madre e uno dal padre. Se si eredita un solo gene anomalo si è portatori sani. I portatori non sono affetti dalla malattia di Wilson poiché hanno un gene normale sufficiente per controllare la funzione del rame. Circa 1 persona su 100 è portatore di varianti nel gene ATP7B.

Una coppia di portatori sani del gene ATP7B variato, ad ogni gravidanza ha il 25% di probabilità di avere un figlio affetto dalla malattia di Wilson.
L’identificazione del gene-malattia ha permesso di migliorare la comprensione del metabolismo del rame, e di conseguenza il trattamento farmacologico della malattia.

“Le attività di ricerca e di trattamento del Campus di Ematologia dell’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello – sottolinea il Direttore Generale Gervasio Venuti – sono caratterizzate da un marchio di eccellenza che, come nel caso della malattia di Wilson, fanno di questa struttura un fiore all’occhiello per la sanità siciliana”.

“Lo studio genetico per la diagnosi della malattia di Wilson – sostiene Aurelio Maggio – è uno dei punti di forza che rende, insieme ad altre attività sia di prevenzione, sia di assistenza e ricerca scientifica, il Campus di Ematologia Franco e Piera Cutino, presso cui è ospitata l’Unità operativa di Ematologia per le Malattie Rare del Sangue e degli Organi Ematopoietici, un Centro di riferimento per tutto il territorio nazionale. Un traguardo molto importante ottenuto tramite la Fondazione Franco e Piera Cutino che sostiene molti degli ambiti d’intervento dell’Ematologia da me diretta”.

Per eventuali contatti da parte del medico di medicina generale o da UO ospedaliere o universitarie, possono essere contattati :U.O.C. Medicina, Ospedale Cervello Dott.ssa Simonetti 0916802764- 2472 oppure simonettimarino@gmail.com

Per gli studi genetici U.O.C. Ematologia per le Malattie Rare del Sangue e degli Organi Ematopoietici Dott.ssa Renda 091 6802768 – 6802894

Resta altissimo il rischio di nuovi crolli all’Addaura

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C’è un altissimo rischio di nuovi crolli dalla parete rocciosa in Largo Cristoforo Colombo. E’ quanto hanno accertato gli uomini del soccorso alpino che insieme ai tecnici della protezione civile questa mattina, dopo la burrasca di neve di fine anno, sono riusciti a salire in quota e constatare che ci sono diversi massi ormai staccati dalla montagna che rischiano di finire a valle.

Più che il lavoro dei cinghiali, secondo gli uomini della protezione civile, è il normale deterioramento della montagna che gli agenti atmosferici aggrediscono. Un po’ spiegano i geologi dell’università di Palermo, come avviene per le abitazione che di tanto in tanto necessitano di manutenzioni per evitare la caduta dei calcinacci.

Per questo motivo adesso devono essere presi dei provvedimenti urgenti anche sul fronte dell’Addaura per evitare nuovi pericoli per i residenti. Servono barriere paramassi e imbracature soprattutto per questi massi che ormai rischiano di venire giù. Intanto restano fuori casa le sei famiglia che sono state evacuate dopo che un grosso masso è finito sulla casa della famiglia Butticè danneggiando una parete. Il loro rientro a casa non sembra così immediato.


Amianto, il Comune di Palermo avvia la bonifica del Parco Cassarà

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E’ stata pubblicata alla fine del 2014 la gara per l’avvio della rimozione dei rifiuti di amianto e della terra contaminata da amianto in una delle aree individuate all’interno del Parco Cassarà di Palermo.

Con questo provvedimento, si avvia il processo di bonifica dell’area, che era stata posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica a seguito del rilevamento di cemento-amianto ed altri componenti inquinanti in diversi punti.

L’intervento che partirà al termine di questa gara certamente entro la primavera, riguarda circa 60 micro-aree nelle quali sono stati individuati rifiuti di piccole e medie dimensioni, nell’ambito dei pochi centimetri.
Tutte questi interventi saranno concentrati nella cosiddetta area “verde” nella parte nord del parco.
Oltre alla rimozione dei pezzi inquinanti, si procederà alla scarifica del terreno circostante, per garantire la rimozione delle particelle anche più piccole.

Successivamente saranno avviati interventi nell’area gialla, mentre per quella classificata come “rossa” dalla Procura, i tempi di intervento sono ancora da definire, poiché sono tutt’ora in corso i rilievi e le perizie condotte dai tecnici incaricati dalla Magistratura per individuare con esattezza composizione e quantità degli agenti inquinanti.

“L’Amministrazione ha fatto ed intende fare un grande investimento per rendere nuovamente fruibile in tempi brevi e in totale sicurezza la più ampia parte del Parco – dichiara il Sindaco – in continuo raccordo con l’Autorità giudiziaria impegnata per individuare responsabilità e gravità comportamenti che hanno messo a rischio la salute dei cittadini.”

Rifiuti, stop a raccolta in 70 Comuni Vertice in prefettura a Palermo

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È in corso una riunione in prefettura, a Palermo, per affrontare l’emergenza rifiuti nelle province di Palermo e Agrigento dopo la decisione della Regione siciliana di bloccare il conferimento di rifiuti in discariche fino al 6 gennaio di 47 comuni del palermitano e di 23 comuni della provincia di Agrigento.

Al vertice, che è stato richiesto dal presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, partecipano oltre al prefetto Cannizzo, oltre 30 sindaci e i vertici delle Forze dell’ordine.

Questa situazione sta determinando una gravissima emergenza igienico-sanitaria con riflessi di ordine pubblico” spiegano i primi cittadini. Nella riunione sarà confermata la volontà, da settimane espressa e confermata di Srr, Rap e Comune di Palermo, di consentire l’utilizzo della discarica pubblica dí Bellolampo, a Palermo.

Analogo grido d’allarme arriva dal comune di Marineo, dove la chiusura senza preavviso della discarica di Catania sta determinando gravissimi disservizi ed accumuli di rifiuti.
Il comune si trova nell’impossibilità di continuare il servizio di raccolta rifiuti con gravi conseguenze per l’igiene e l’ordine pubblico.

Chiude Renato Bar a Mondello Borgata in agonia con i commercianti

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Antico Chiosco o Renato bar?

Erano  due modi diversi di intendere la colazione in Piazza a Mondello per molti residenti che da sempre si dividono tra i due bar più importanti della famosa borgata marinara. Da un lato  la qualità ed algida accoglienza  dell’Antico Chiosco, dall’altro la simpatia un po caciaresca del Bar Renato che gode peraltro della migliore posizione sulla piazza di Mondello.

Renato Bar chiude: non regge alla crisi, non riesce a pagare un canone enorme per questi tempi e manda a casa una dozzina di dipendenti.

Un’altra impresa storica a Palermo cessa l’attività e si tratta di  un colpo per i Palermitani e per numerose famiglie ma è il simbolo di una morte lenta e pare inesorabile che ha colpito tutta la borgata marinara di Mondello in preda da due lustri alla volubilità amministrativa di ogni colore politico. Si pensi agli esperimenti nella pedolizzazione del lungo mare di oltre un anno fa o all’assenza di qualsiasi iniziativa volta alla promozione in chiave turistica  in ambito nazionale o internazionale. (FOTO)

Pare che la proprietà dei locali di Renato Bar, i Baroni Colonna Romano peraltro proprietari di numerosi immobili nella piazza,  chieda un canone di locazione pari a 15 mila euro mensili che insieme ai costi di gestione e di personale sono diventati una soglia insormontabile per Renato  che ha deciso quindi di chiudere i battenti.
La chiusura è fissata per subito dopo l’epifania. A quel punto, i pochi turisti ed i sempre meno palermitani che si recheranno in Piazza Mondello troveranno  saracinesche sbarrate in quello che è il punto più bello e panoramico di una  delle più note località balneari siciliane.

Gurda le FOTO

Leggi Intervista al proprietario del bar Renato

 

Tir rimane in bilico su un viadotto Chiusa l’autostrada A19

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È chiusa l’autostrada Palermo Catania in direzione del capoluogo etneo a causa di un incidente. Un grosso Tir con rimorchio nella zona di Scillato è rimasto un bilico sul viadotto.

I vigili del fuoco con diversi mezzi e uomini sono riusciti a salvare l’autista che era rimasto dentro la cabina del grosso mezzo in bilico nel viadotto. Adesso bisogna liberare la sede stradale.

Energia sostenibile, un corso formativo per i Comuni

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Il 31 gennaio scadono i termini per la presentazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (i cosiddetti PAES) da parte dei Comuni e questi dovranno documentare tutte quelle attività, finalizzate a rafforzare le capacità tecniche di coloro che nelle amministrazioni si occuperanno di risparmio energetico.

Documentazione necessaria, affinché i Comuni stessi possano accedere ai contributi previsti del Programma di ripartizione di risorse, adottato con la delibera della Giunta Regionale n°413 del 4 aprile 2013.

Lo sviluppo delle competenze all’interno della pubblica amministrazione in tema di efficienza energetica, in particolare nelle energie rinnovabili, è alla base dello “Sportello Patto dei sindaci per lo sviluppo dell’energia sostenibile nei territori”, l’iniziativa di The Green Consulting Group per lo sviluppo dell’energia sostenibile, lanciata lo scorso maggio nei territori. In questo ambito, Gc consulting promuove un corso di formazione, organizzato da Let’s Agreen Events, rivolto a funzionari e tecnici della pubblica amministrazione. Lo scopo è, appunto, di accrescere le loro competenze sulle tematiche dell’energia sostenibile e di supportarli nella gestione e monitoraggio dei Piani di Azione Paes.

I Piani di Azione, peraltro, devono comprendere, oltre all’aggiornamento sulla normativa di settore, anche un panorama degli strumenti di finanziamento per gli interventi di risparmio energetico, e dei sistemi di conduzione di gare per l’assegnazione dei servizi energia e per gli acquisti verdi (GPP).

Lo “Sportello Patto dei sindaci” offre anche un supporto continuo alle pubbliche amministrazioni nel monitoraggio delle azioni dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile, nelle eventuali modiche e negli aggiornamenti da apportare allo stesso, in occasione del monitoraggio biennale richiesto dal Patto dei Sindaci. Lo “Sportello”, inoltre, è a disposizione dei territori anche per supportare la fase di finanziamento e realizzazione dei progetti approvati.

Il corso inizierà Giovedì 15 gennaio alle 9,30. La prima sessione, fino alle 13.30, verterà sul tema “Patto dei Sindaci e Piani di Azione per l’Energia Sostenibile: le linee guida di stesura e monitoraggio dei Paes”. In programma l’analisi e la verifica generale dei Piani dei Comuni partecipanti, ma anche dei settori e delle azioni da svolgere, con supporto all’organizzazione interna delle amministrazioni comunali, propedeutica per una corretta attuazione del Piano. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 18.30 si parlerà delle “Analisi delle soluzioni energetiche più appropriate al territorio, dall’efficienza energetica alle rinnovabili”. Si approfondirà il quadro delle tecnologie di generazione da rinnovabili e più interessanti per i comuni siciliani per la finalizzazione del Piano di azione, ma anche la mappatura e l’analisi della sostenibilità economica degli interventi, la stima del potenziale di mercato e delle ricadute sulla filiera produttiva, con esempi applicativi e casi di studio.

Venerdì 16 gennaio, dalle 9, si aprirà con uno spazio dedicato agli aspetti giuridici e ai bandi: in programma le analisi delle diverse tipologie di contratti per la costruzione di impianti, di compravendita di partecipazioni e di rami di azienda, con l’Energy Performance Contract, con i contratti di diritto immobiliare e con un approfondimento sui rapporti con gli enti pubblici per ottenere i titoli autorizzativi. Si parlerà anche delle forme di incentivazione consentite agli impianti da fonti rinnovabili, dell’integrazione della fornitura di energia elettrica e della cessione delle eccedenze in rete.

Nel pomeriggio, dalle 14 alle 17.30 è previsto un approfondimento sul tema “La bancabilità degli investimenti”: sistemi di incentivazione; Fondi europei, nazionali e regionali, inclusi i Fondi Strutturali. Seguirà un approfondimento sugli intermediari finanziari agli investimenti energetici: aspetti regolatori, contrattuali, tecnologici e di mercato. Infine, verranno affrontate le attività di comunicazione e sensibilizzazione del territorio.
Per informazioni, è possibile inviare una mail a segreteria@letsagreen.com.

Saldi al via, Confesercenti Palermo: “I numeri sono negativi”

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Per anni i saldi sono stati l’occasione per aumentare i fatturati o per riprendersi da un’annata sfortunata, adesso invece determinano la vita stessa di un’attività commerciale e a Palermo la salvezza è sempre più difficile“. Così il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi, commenta l’inizio dei saldi.

Il rush finale delle feste si avrà con l’arrivo della “Befana”, che quest’anno appare più prodiga dell’anno scorso nei riguardi dei bambini. Aumenteranno gli italiani che faranno regali a figli e nipoti. I 22 milioni e 800 mila del 2014 diventeranno 25 milioni e 900 mila quest’anno, oltre tre milioni di persone in più. La spesa complessiva sarà di circa 1,8 miliardi di euro (+350 milioni rispetto alla Befana precedente). Una media di 69 euro, superiore a quella di 66 del 2013.

A Palermo l’aumento sconsiderato e insostenibile del peso fiscale, l’avvento dei centri commerciali con servizi garantiti come parcheggi, sicurezza, eventi e multi-marchi hanno determinato un gap quasi insormontabile nei confronti dei negozi di vicinato, creando di fatto una concorrenza sleale che ha determinato una progressiva desertificazione delle attività in città – spiega Attinasi – da tempo chiediamo all’amministrazione comunale di colmare questo divario”.

Secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti, il 2014 ha registrato la chiusura in Italia di oltre 11.700 imprese della distribuzione moda, al ritmo di più di 900 negozi chiusi ogni mese. La corsa agli ultimi regali la vincono indiscutibilmente le calze e i dolci, veri dominatori dell’attuale Befana. L’anno scorso questa scelta l’aveva compiuta il 30% della popolazione adulta, che quest’anno arriva al 36%.

Sono dunque 17 milioni e 280 mila (rispetto ai 14 milioni e 400 mila dell’anno scorso, ovvero 2 milioni e 880 mila in più) gli italiani che regaleranno ai bambini le classiche calze piene di dolcetti, che diverranno con le loro sorprese l’attrazione indiscussa del 6 gennaio.

Perdono terreno invece i giocattoli: li regalava l’11% degli italiani, mentre quest’anno la percentuale scende all’8% (3 milioni e 840 mila persone). E in continuità con l’intenzione di far regali utili anche ai piccoli, raddoppia la quota di coloro che faranno altri tipi di regali passando dal 5 al 10%: si va dai 2 milioni e 400 mila della Befana passata, ai 4 milioni e 800 mila di quella 2015. Scende di conseguenza il numero di coloro che non fanno i regali (circa 16 milioni).

“L’amministrazione comunale ha iniziato un percorso di riqualificazione della città, cercando di rilanciare il centro storico – conclude Attinasi – il problema è che questo non basta, occorrono degli interventi urgenti di marketing territoriale e commerciale di concerto con le associazioni di categoria: pensiamo a eventi nelle isole pedonali, a una maggiore sicurezza che infonda tranquillità alle famiglie che decidono di passare un pomeriggio per negozi o più semplicemente per passeggiare lungo le strade di Palermo, a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per rendere più pulita e decorosa la città potando gli alberi e illuminando meglio le strade principali e i monumenti. Va dato un taglio netto al passato perché la ripresa dell’economia palermitana passa attraverso la valorizzazione del territorio, dei beni monumentali e architettonici e la realizzazione di centri congressi per intercettare anche i flussi turistici”.

Emergenza rifiuti, prefetto Palermo: subito dei pareri sul piano Rap

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L’emergenza rifiuti al centro di una riunione di ieri in prefettura a Palermo in cui si è preso atto del programma operativo predisposto dalla Rap, di intesa con il Comune di Palermo, per il conferimento alla discarica pubblica di Bellolampo dei rifiuti dei Comuni anche al di fuori della predetta SRR e , in particolare , di quelli  (47 del Palermitano e 23 della Provincia di Agrigento) nei cui confronti il Dipartimento regionale ha disposto il divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti dal 31 dicembre scorso fino al prossimo 6 gennaio.

Secondo Anci Sicilia questa disposizione “ha prodotto , e sempre più produrrà nei prossimi giorni , una gravissima emergenza igienico sanitaria con prevedibili gravi ripercussioni di ordine pubblico”.

Il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo ha sollecitato Arpa, Asp e Provincia affinché, entro oggi, predispongano urgentemente dei pareri sul piano operativo predisposto dalla Rap sin dal 24 dicembre e ha comunicato che, una volta ricevuti i pareri ,li trasmetterà all’Assessore Regionale Rifiuti per le determinazioni di competenza.

“L’Anci – spiega Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente di Ancisicilia – sollecita, ancora una volta, un riscontro immediato da parte della Regione sull’emergenza rifiuti che riguarda l’intera Sicilia e che, in particolare, riguarda sino al 6 gennaio 47 comuni del palermitano e 23 comuni della provincia di Agrigento dal 7 al 15 gennaio”.

Alla riunione, presieduta dal Prefetto Francesca Cannizzo, hanno preso parte i vertici provinciali delle forze dell’ordine e il presidente Leoluca Orlando che tale riunione aveva sollecitato assieme ad una delegazione di sindaci della provincia di Palermo. Hanno partecipato anche i vertici SRR Palermo metropolitana e i rappresentanti di Arpa,Asp e Provincia.


Intimidazione a Valeria Grasso Distrutta la targa della sua palestra

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Questa notte l’imprenditrice Valeria Grasso, ribellatasi al pizzo e alla cosca di San Lorenzo ha subito l’ennesima intimidazione. La targa della sua palestra riaperta da poco, dopo essere stata chiusa per lungo tempo per colpa della mafia, a San Lorenzo nel bel mezzo della Piana dei Colli è stata divelta e distrutta.

Immediata la solidarietà dal mondo politico il segretario nazionale dell’Idv Ignazio Messina cosi commenta: ” Prima di esprimere solidarietà a Valeria Grasso, mi corre l’obbligo rivolgere delle parole a coloro che cercano di farla impaurire. Avete paura perché con lei avete perso. Ha perso l’arroganza che cerca di mettere in ginocchio una città. Ha perso l’alterigia del vostro modo di vivere vessando le persone oneste. Ha perso la vostra insolenza nel non saper costruire nulla se non ricattando, estorcendo e minacciando. Avete perso. Ha vinto lo Stato, ha vinto l’imprenditoria sana Siciliana e Palermitana che lei rappresenta, ha vinto Valeria Grasso e il coraggio di una persona per bene che ama la sua terra, la sua città e si rifiuta di stare in silenzio. #iostoconvaleria e con la sua straordinaria forza”.

Troppi furti di bici a Palermo Dal Comune l’iniziativa della ‘targa’

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Negli ultimi tempi sono stati davvero troppi i furti di bici nella nostra città. E’ stato scoperto di recente dalle forze dell’ordine un deposito al Capo la scorsa settimana pieno di bici rubate. Ed è l’ultimo in ordine di tempo. Tanti altri ne sono stati trovati nel corso del tempo. E allora il Comune promuove un’iniziativa che renderà la vita più difficile ai ladri delle due ruote: una sorta di ‘targa’ per le bici.

Si tratta di una punzonatura, una marchiatura volontaria dei mezzi a pedali e verrà attivata anche un’anagrafe comunale. Il provvedimento ovviamente incentiva la mobilità sostenibile ed è a favore delle pedonalizzazioni.

E’ stato varato inoltre negli ultimi giorni un pacchetto di provvedimenti con una spesa di 65o mila euro che prevede anche un potenziamento dei servizi dell’Amat. Verrà attivato il bike-sharing, potenziato il car-sharing e verranno acquistati 18 nuovi autobus. 

Nuovi massi crollano da Montepellegrino

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Ancora crolli da Montepellegrino.Ad accorgersene è stato Giorgio Butticè il proprietario della villetta investita dal grosso masso la mattina dell’ultimo dell’anno. Nel corso di un sopralluogo anche per effettuare il trasloco ha trovato nel suo giardino nuovi massi rotolati dalla montagna.

La zona come hanno accertato gli uomini del soccorso alpino e della protezione civile ieri nel corso di un sopralluogo è ad altissimo rischio. I tecnici hanno trovato una ulteriore massa rocciosa stimata in 120 tonnellate. Da lunedì inizieranno i lavori per rimuovere le grosse pietre dalla sede stradala in largo Cristoforo Colombo.

Su Montepellegrino – ha detto il vicesindaco Emilio Arcuri che ha la delega alla protezione civile – sono stati spesi già oltre 12 milioni di euro in vari interventi sui vari fronti: quello sopra il cimitero dei Rotoli, la zona nei pressi dell’ex colonia comunale, in via Annone e nella zona delle gallerie. E’ già pronta la perizia necessaria per indire in questi giorni la gara con procedura d’urgenza per imbracare il grosso masso e fare rotolare a valle i macigni pericolosi.

“La Campagna Rap? Solo ricerca di una risata grassa”

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Si evolve la vicenda della campagna Rap nella quale il Management dell’azienda di protezione ambientale  del Comune di Palermo ha mandato on air una campagna pubblicitaria nella quale mette una casalinga tra i rifiuti nel tentativo di stimolare nei cittadini una maggiore coscienza civica sul tema della raccolta  in città.

Orlando ha ordinato subito il dietrofront: modificare quella campagna per la quale  in tanti palermitani non sono riusciti a cogliere l’ironia. L’hanno ritenuta offensiva anzi. (Foto)

Al posto della casalinga adesso la campagna su Facebook  trova l’immagine del Sindaco di Palermo per iniziativa del gruppo “orlando non è il mio sindaco“. Pare che Orlando l’abbia presa bene perchè pone l’accento su quell’ironia non compresa dai suoi concittadini. Il Sindaco ha comunque  reagito all’ondata di polemiche e critiche che gli sono piombate addosso ma ha fatto una scelta ulteriore, ha minimizzato, difendendo come ha saputo o potuto il proprio gruppo di lavoro ed il capo della Rap Marino.

Allora abbiamo chiesto a Carlo Ramo che per Orlando ha curato la campagna di comunicazione in occasione dell’ultima elezione  (cit. “Orlando il sindaco lo sa fare”) cosa sia successo in Rap.

D: Dott.Ramo, è stato coinvolto nella realizzazione della campagna?

R:Non ne so assolutamente niente, nessuno mi ha chiamato o interpellato. Ed è strano perchè Marino sa che io sono consulente del Sindaco per la comunicazione ma non ha ritenuto di sentirmi.

D: Come giudica la campagna “incriminata”?

R: Preferisco non entrare nel merito della querelle sul messaggio sessista, ritengo piuttosto che la campagna tenda semplicisticamente a suscitare una “risata grassa” per palati facili, altra cosa è l’esercizio di una sottile ironia. Dal punto  di vista meramente tecnico il messaggio  non è funzionale all’obiettivo e chi l’ha messa in piedi non conosce i dettami elementari della comunicazione visiva: la composizione è inesistente, il tratto è grossolano, l’illustrazione è composta da elementi che sono o comunque sembrano delle “clip art”. Non credo e mi rifiuto di credere che  sia stata realizzata da una agenzia pubblicitaria.

D: Infatti il Presidente di Rap Marino ha dichiarato che  la campagna è stata  creata da un grafico che ha offerto la propria opera a titolo gratuito.

R:  Non sono dell’idea che  “a caval donato non si guardi in bocca”.

D: Ma Marino dice che che in questa città non si può fare ironia.

R: Non condivido la dichiarazione del Presidente Marino. A me lo slogan appare più una frase da cinepanettone. Certo che si può fare ironia ma è materia complessa che va trattata con grande capacità ed attenzione.

D: Il Prof. Gianfranco Marrone dice invece che la campagna è buona in quanto non invita a gettare la donna ma  gli stereotipi che intorno alla donna sono diffusi.

R: Conosco e stimo il Prof. Marrone ma credo che non abbia guardato con attenzione la campagna. Se si fosse voluto invitare a gettare gli stereotipi non ci sarebbe stato bisogno di utilizzare alla fine della frase i puntini di sospensione seguiti da “o quasi tutto”.

D: E quindi?

R: Dopo trent’anni di professione  sono stanco di vedere “improvvisati”  a cui viene concesso di maneggiare, e che maneggiano,  la comunicazione pubblica  con estrema disinvoltura e scarso senso di responsabilità.
Da questa vicenda si poterebbe cogliere una volta per tutte  l’occasione per organizzare un incontro /dibattito sulla gestione della comunicazione e della pubblicità  da parte delle Istituzioni.

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“La Campagna Rap è buona, non si getta la donna ma il suo stereotipo”

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Vogliamo dare il nostro contributo di chiarezza per chiudere la polemica che in questi giorni ha investito la Rap di Marino ed Orlando in merito alla campagna pubblicitaria che mette la donna tra i rifiuti. (Foto)

Abbiamo  chiesto a Gianfranco Marrone, ordinario di Semiotica all’Università degli studi di Palermo, la sua opinione in merito alla campagna Rap . Il professore Marrone si occupa di  linguaggi, discorsi e media nella cultura contemporanea. Quindi abbiamo sentito anche  Carlo Ramo, capo dell’agenzia Strategica che a suo tempo ha curato per  Orlando la campagna di comunicazione in occasione dell’utlima tornata elettorale (cit. “Orlando il Sindaco lo sa fare”). Opinioni discordi.

D: Professore Marrone, ha visto questa campagna Rap di cui tanto si discute in questi giorni? Che ne pensa?

R: Personalmente sono convinto che l’ironia è sempre un ottimo strumento di comunicazione e la riprova ulteriore è che ogni volta che c’è una pubblicità ironica c’è sempre qualcuno che si incavola. Capisco però quelli che dicono che si usano gli stereotipi per fare pubblicità, comprendo questo tipo di sensibilità e le reazioni che la campagna ha prodotto ma il problema è che in questo caso lo stereotipo  si usa per potersene liberare mentre se non se ne parla mai non ce ne potremo mai liberare.

D: Si, ma la campagna è efficace?

R: Tecnicamente la metterei così: legato al frigorifero tra i rifiuti non c’è una donna ma lo stereotipo della donna stessa.  Quella che si getta via non è la donna ma i luoghi comuni sulle donne. Quindi la pubblicità non usa lo stereotipo ma lo getta via. E’ un po come la Alice di Andy Capp. E’ lo stereotipo della donna rompiscatole che viene messa tra i rifiuti.

D: Insomma a lei la campagna è piaciuta

R: Si, a me la pubblicità è piaciuta, intendo essere molto franco. Bisogna leggere questa ironia al suo livello corretto. E poi la campagna è uscita per il capodanno quindi c’è anche un tema molto antico, legato alle tradizioni popolari e alla memoria. Con l’anno nuovo si gettano via le cose vecchie e si vuole cambiare, migliorare e si gettano via gli stereotipi.

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