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Abusivismo edilizio a Palermo 5 immobili sequestrati, 7 denunce

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Cinque immobili sono stati sequestrati dagli agenti della polizia municipale di Palermo nel corso di controlli finalizzati al contrasto dell’abusivismo edilizio. Quattro degli edifici sono stati sequestrati rispettivamente, in via Ciaculli, nella stessa strada dove da mercoledi’ scorso e’ in corso la demolizione di una costruzione abusiva, in piazza Don Bosco, in via Cardinale Massaia, all’Arenella, ed in via Ponte Corvo Bruno, a Cruillas, per mancanza di concessione edilizia e nulla osta del Genio civile.

In via San Gabriele ad Altarello il sequestro è stato disposto per violazione di sigilli. Sette persone sono state
denunciate, tra cui 5 proprietari
, il rappresentante legale di una societa’ ed un direttore dei lavori.


Shopping con carta di credito rubata: arrestate due donne

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I carabinieri di Ficarazzi, unitamente a quelli della Compagnia di Palermo Piazza Verdi, hanno eseguito due ordinanza di applicazione della misura cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, con l’accusa di furto aggravato in concorso a carico di P.F, 46 ani, e G.P., 52 anni, in atto sottoposta agli arresti domiciliari.

Le due donne sono state riconosciute, attraverso le immagini dell’impianto di videosorveglianza, quali responsabili del furto ai danni di un esercizio commerciale di Ficarazzi in corso Umberto.

Lo scorso 18 novembre le due, dopo essere entrate nel negozio, sono riuscite ad asportare dalla borsa della titolare il borsellino, contenente 200 euro e carte varie. E’ stato accertato che G.P. abbia commesso il furto mentre si trovava in un permesso autorizzato dall’Autorita’ Giudiziaria per motivi personali.

Inoltre, le due donne avevano usato la carta di credito della malcapitata facendo shopping per circa 800 euro in diversi negozi in Bagheria. Le arrestate sono state tradotte presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari.

Professionista degli scippi Condannato bagherese a 5 anni

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E’ stato condannato a 5 anni di reclusione dalla seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Pasqua Seminara, Salvatore Lombardo, bagherese di 38 anni, colpevole di avere scippato una collana in oro ad una signora. Ma, a quanto è emerso dalle indagini, Lombardo con un complice avrebbe messo a segno sei rapine tra Bagheria e Ficarazzi.

Il complice è stato processato col rito abbreviato. Le rapine sarebbero avvenute dall’agosto 2012 al gennaio 2013. I malviventi si avvicinavano con i motorini soprattutto a donne ed anziani e scippavano borse e preziosi. Le vittime spesso venivano seguite fino alle loro abitazioni dove avveniva poi il furto. La Procura ritiene che i preziosi venivano rivenduti ad un negozio ‘Compro oro’ di Bagheria.

Salvatore Lombardo è stato condannato a 5 anni solo perchè il suo legale difensore ha convinto i giudici che il suo assistito è stato responsabile solo della rapina in questione.

 

 

 

Intimidazione ai danni di un autosalone nei pressi di Bolognetta

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Intimidazione la scorsa notte ai danni di un autosalone nei pressi di Bolognetta. Gli incendiari hanno dato fuoco a due mezzi che si trovavano nel piazzale della concessionaria auto. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme.

Nell’atrio è stata trovata una bottiglia con dentro della benzina. Indagano i carabinieri della compagnia di Misilmeri.

Incendiato il locale Iclub di Terrasini

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I carabinieri indagano su un incendio divampato nel locale Iclub di Terrasini che si trova in via Peppino Impastato. Le fiamme hanno danneggiato la piattaforma sul mare del locale.

Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno evitato che le fiamme si propagassero all’intera struttura. Secondo una prima ricostruzione l’incendio è doloso.

Neonata gettata nel cassonetto Sentito il figlio di Valentina Pilato

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Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia realmente successo la mattina dello scorso 24 novembre quando venne abbandonata, in via Di Giorgi, in un cassonetto tra i rifiuti una neonata che poco dopo morì in ospedale. A questo scopo hanno sentito il figlio più grande di Valentina Pilato, 30 anni, accusata di avere gettato lei la sua bimba appena partorita.

Gli investigatori sperano che la testimonianza del figlio apporti qualche elemento utile nelle indagini. Intanto sono stati scelti dal tribunale i periti che effettueranno la perizia psichiatrica su Valentina Pilato e che sono i dottori Maurizio Marguglio e Domenico Micale che hanno giurato lunedì mattina.

I medici l’hanno visitata una prima volta e il risultato verrà consegnato fra due mesi ai pm. La prossima udienza è fissata per febbraio. La Pilato si trova ancora in una casa famiglia, dove riceve un supporto psicologico.

Accusato dallo zio in fin di vita Condanna definitiva per omicidio

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Gli agenti del Commissariato di polizia di Bagheria hanno arrestato Domenico Gargano, di 38 anni. L’uomo e’ stato raggiunto da un ordine di esecuzione in seguito alla condanna in via definitiva a 21 anni, 2 mesi e 18 giorni di reclusione, per l’omicidio dello zio Antonino Tripoli.

Tripoli morì il 19 ottobre 2008, dopo alcuni giorni dall’agguato, avvenuto il 4 ottobre 2008 in via Collegio. La drammatica vicenda, sotto il profilo mediatico, oltrepasso’ i confini dell’”omicidio di provincia” e suscito’ ampio interesse. Cio’ su cui prestarono attenzione le cronache fu la circostanza che la vittima, giunta in ospedale gravemente ferita a colpi d’arma da fuoco, fosse stata in grado di indicare ai poliziotti il suo assalitore, scrivendone le lettere iniziali del cognome ed indicandone la fotografia.

Dopo il cruciale riconoscimento il ferito entro’ in coma e, dopo qualche giorno mori’. Ne nacque una battaglia legale tra le parti processuali in causa. Gargano, difeso da Paolo Martorana, aveva cercato di dimostrare la sua innocenza, ma inutilmente. Per la difesa non ci sarebbe nessun movente alla base dell’accaduto. 

In primo grado l’uomo era stato assolto, ma in appello è stato ritenuto colpevole. La sentenza della Cassazione ha ritenuto attendibile l’atto d’accusa della vittima nei confronti del parente, perche’ frutto di uno stato di sufficiente lucidita’. Gargano, dopo diverse verifiche ai domicili dichiarati, e’ stato rintracciato dai poliziotti presso la casa paterna e condotto nel carcere Pagliarelli di Palermo.

Trattativa finisce in omicidio Arrestato ambulante bengalese

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La polizia di Stato ha arrestato uno straniero, ritenuto responsabile dell’omicidio preterintenzionale, avvenuto a Palermo, di un ultrassessantenne, a seguito di una discussione, per futili motivi, degenerata in aggressione. In carcere, su ordine di custodia cautelare, e’ finito Rubel Miah, 25 anni, bengalese, senza fissa dimora.

Il giovane e’ sospettato di avere ucciso un cittadino italiano di 63 anni, deceduto lo scorso 5 maggio. Il provvedimento e’ stato disposto dal gip del Tribunale di Palermo, Riccardo Ricciardi, su richiesta della locale Procura.

I fatti risalgono al 25 aprile scorso, quando la vittima si accosto’ ad una delle tante bancarelle che stazionano sui marciapiede di corso Tukory, a Palermo. Il pensionato mostro’ interesse per le cuffiette radio esposte da un bengalese ed avvio’ la trattativa per l’acquisto dell’articolo, per altro sulla base di una cifra esigua.

La negoziazione si trasformo’, in breve, in un’accesa discussione e si concluse drammaticamente con una violenta spinta indirizzata dal prestante straniero all’italiano che cadde al suolo con il femore rotto. Sul posto giunse l’equipaggio di una volante della Polizia. Il cittadino palermitano venne soccorso e condotto in un ospedale, ricoverato nel reparto di ortopedia mori’ dopo una decina di giorni.

Le perizie medico legali, richieste dall’autorita’ giudiziaria, hanno accertato che la morte del ferito sia da addebitare ad una embolia polmonare determinata dal distacco di emboli provenienti da un trombo, formatosi durante la degenza per la prolungata immobilizzazione. In altre parole, e’ stato accertato un nesso di casualita’ tra la spinta e la morte, delineandosi cosi’ il reato di omicidio preterintenzionale, in questo caso aggravato dai futili motivi legati all’esiguita’ della cifra oggetto del presunto contenzioso.

Nel corso dei mesi successivi al tragico alterco, il bengalese si e’ reso irreperibile, fino a quando non e’ stato rintracciato dietro una bancarella allestita in corso Tukory.


Estorsione e minacce al pub estivo Tornano in carcere i 2 buttafuori

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Dopo quindici giorni di libertà tornano in carcere i due buttafuori Gaspare Ribaudo di 23 anni e Emanuel Rughoo Tejo di 38. Erano stati arrestati perchè accusati di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose ai danni del titolare di una discoteca alla periferia di Palermo. Ma vennero scarcerati perchè non furono riscontrati gravi indizi di colpevolezza. Adesso invece sono di nuovo in cella.

Le vittime dei due pregiudicati sono padre e figlio, titolari di un pub che hanno denunciato di aver subito episodi di violenza a partire dal 2012. Tra l’altro, in due occasioni durante spettacoli musicali i clienti erano stati infastiditi e perfino picchiati, mentre il 29 luglio scorso il figlio del gestore era stato avvicinato in un bar di Bagheria da una decina di individui, uno dei quali gli aveva detto di volte festeggiare una serata di “addio al celibato” nel suo locale. Con quel pretesto, i due indagati avrebbero poi cercato di imporsi come addetti alla sicurezza.

Il giudice delle indagini preliminari però ne aveva disposto la scarcerazione perchè i due non avrebbero cercato, con le maniere forti, di imporsi come buttafuori. Inoltre un testimone raccontò che non vi fu nessuna spedizione punitiva e che Ribaudo e Rughoo si presentarono da soli all’incontro con una delle vittime e che c’era stata solo una discussione in cui era volato qualche ceffone. Ma niente di più. Ed entrambe gli indagati furono scarcerati.

Adesso invece i pm, raccolti altri elementi, sono convinti che l’ipotesi della violenza privata è veritiera perchè l’aggressione nel bar di Bagheria è stata preceduta da un altro episodio.

A quanto racconta il titolare del pub, nel corso di una una notte, arrivarono al locale due o tre auto dai quali scesero degli individui che cominciarono a picchiare i clienti. Vennero chiamati i carabinieri e i malviventi fuggirono. Solo un’auto venne bloccata e a bordo c’erano Ribaudo e Rughoo che nascondevano due tirapugni e una mazza. Da qui scattò la denuncia e i due ora sono di nuovo in cella.

 

Natale a Palermo, il concerto della Fanfara dei Carabinieri

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Per le festività natalizie, la Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” si è esibita nelle piazze più rappresentative della città di Palermo.

Un’iniziativa del Comando Legione Carabinieri Sicilia d’intesa con l’Amministrazione Comunale che consolida i profondi legami tra l’Arma e la cittadinanza di Palermo.

La Fanfara del XII Battaglione “Sicilia” è diretta dal Maestro Maresciallo Capo Paolo Mario SENA ed è costituita da 35 elementi, tutti diplomati presso conservatori italiani.

Oggi alle ore 1200, nella piazza principale di Mondello, la Fanfara dei Carabinieri si esibirà nell’ultimo concerto programmato, intrattenendo il pubblico con un repertorio, della durata di circa un’ora.

Natale a P.zza S.Domenico “Il labirinto incantato”

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Un’atmosfera magica accoglierà bambini e genitori per accompagnarli in un viaggio fantastico all’interno di un labirinto incantato, realizzato con piante, allestimenti e istallazioni di luci, che si snoderà come un dedalo trasformando piazza San Domenico in un luogo magico in cui tutto sarà possibile, dove si possono incontrare elfi e fatine ed insieme a loro immergersi nelle atmosfere della fiaba animata, ascoltare le storie di Natale, creare insieme e divertirsi.

Sarà questo il “Labirinto Incantato” che Promopalermo allestirà in Piazza San Domenico a Palermo, domenica 21 dicembre dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle ore 16.30 alle 19.30, nell’ambito del bando “ll Natale come Messaggio di Integrazione Culturale e la Cultura come Veicolo di Pace”.

L’iniziativa prevede la realizzazione di una ludoteca animata a cielo aperto, in cui uno staff di animatori composto da giocolieri, maghi, elfi, fate e Babbo Natale accudirà, intratterrà e accompagnerà i bambini durante le attività programmate.

Tra queste si prevedono diversi laboratori artistici e momenti di intrattenimento:
- “Le favole di Natale”, momenti di lettura e narrazione: durante la giornata, le ore saranno scandite dalla lettura di una favola che la Fatina dei sogni racconterà a tutti i bambini presenti. Attività adatta a bambini di età compresa tra i 0 ed i 13 anni.

- Il labirinto magico: guidati dai folletti i bambini percorreranno il labirinto alla ricerca di scatole regalo, dentro le quali troveranno personaggi e oggetti magici. Attività adatta a bambini di età compresa tra i 2 ed i 13 anni.

A Villa Niscemi la mostra di presepi in memoria di Paolo Borsellino

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Torna per il secondo anno la mostra di presepi a Villa Niscemi a Palermo a cura del Centro studi e ricerche Paolo Borsellino. “Un Presepe per Paolo…” è il titolo di questa edizione della mostra di presepi di proprietà di Rita Borsellino, presidente onorario del Centro, inaugurata ieri a Villa Niscemi (nelle ex Scuderie) con la partecipazione della Corale Polifonica “S. Sebastiano” della Polizia Municipale di Palermo.

La mostra allestita nelle ex Scuderie di Villa Niscemi, sede del Centro studi Paolo Borsellino, conta oltre 350 presepi provenienti da tutto il mondo, di varie dimensioni e nei materiali più vari.
Quest’anno si è ulteriormente arricchita di molti manufatti realizzati dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie di diverse regioni d’Italia e realizzati con materiali poveri e da riciclo.

I presepi esposti fanno parte di una collezione più ampia di Rita Borsellino, appassionata come il fratello Paolo di presepi, raccolti nel corso degli anni, alcuni dei quali frutto di doni in segno di affetto e riconoscenza per il suo impegno etico e civile.

“Il presepe nella nostra famiglia – ha detto Rita Borsellino – ha avuto sempre un significato importante. Nel 1992 il primo Presepe dopo la morte di Paolo restò buio senza lucine accese”.

“Ospitare la mostra “Un presepe per Paolo..” a Villa Niscemi – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – per noi è un grande onore che coniuga l’affetto per tutti coloro che si sono battuti e si battono per la legalità con la gioia e la solidarietà di questi giorni di festa”

La mostra è ad ingresso libero e rimarrà aperta al pubblico, fino al 10 gennaio 2015, da lunedì a sabato dalle ore 9.30/12.30 e dalle 16.00/18.30; Domenica 9.30/12.30. / Info: 3884706634

Lavoro, Natale alla Tomasello I lavoratori si stringono al pastificio

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Il lavoro che non c’è, incerto, a rischio, la crisi di tutti i settori, saranno al centro della messa in occasione delle festività natalizie, organizzata dalla Cisl Palermo Trapani per la giornata di domani lunedì 22 dicembre alle ore 9,30, nei locali dell’ormai chiuso pastificio Tomasello a Casteldaccia, in via Nazionale, 4 (strada statale 113).

“Un simbolo della crisi che ormai è divenuta emergenza sociale e che non fa altro che privarci delle nostre migliori realtà produttive , commerciali e industriali” .

La messa sarà celebrata dall’arcivescovo di Palermo il cardinale Paolo Romeo, alla presenza dei segretari della Cisl Palermo Trapani Daniela De Luca e Cisl Sicilia Mimmo Milazzo, della famiglia Tomasello, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’assessore regionale alle Attività Produttive Linda Vancheri e di una delegazione dei lavoratori delle aziende in crisi, dai call center ad Ansaldo Breda e Keller, ex Fiat, oltre la stessa Tomasello. “In questo particolare momento dell’anno – commenta Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – vogliamo mostrare ancora di più il nostro sostegno e il nostro impegno rivolto a tutti i lavoratori di Palermo e Trapani che temono per il futuro e vivono nell’ansia dell’incertezza”.

No al demansionamento alla Gesip ”Procedere con prepensionamenti”

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“Chiediamo al sindaco Orlando di assumere una posizione ufficiale perché non possiamo penalizzare i lavoratori Gesip quando sappiamo che avviando i prepensionamenti nelle società partecipate del Comune potremmo risolvere il problema senza danneggiare nessuno”.

La proposta viene da Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, al termine dell’incontro di ieri sera con l’amministrazione comunale sulla vertenza Gesip. Il primo cittadino ha presentato il nuovo presidente della Reset, Perniciaro, e ha ribadito che la nuova società accoglierà subito i primi 950 lavoratori mentre altri 620 andranno in cig fino a giugno per poi essere assorbiti dalla consortile, percependo nel frattempo un’integrazione. Ma a disposizione ci sono al momento 29 milioni che non soddisfano i sindacati.

“La condizione essenziale per firmare l’accordo – dice Flauto – è che il Comune garantisca ai lavoratori di tornare alle condizioni precedenti la cassa integrazione, sia dal punto di vista salariale che contrattuale”. Il sindaco ha comunicato l’intenzione di provare a recuperare altre economie ma la Uiltucs chiede più garanzie.

“Voleva ridurre tutte le mansioni a due livelli – dice Flauto – ma non è possibile, bisogna tutelare le mansioni e le professionalità degli operai”. Il Comune attende tra l’altro un parere sul fatto che la Reset sia esente o meno dall’Iva e Orlando ha promesso di impegnare eventuali economie da Irap e Iva sulla Gesip. “Ma i lavoratori non possono tornare a tempo pieno solo se ci saranno le condizioni, questo deve essere il punto di partenza dell’accordo che non può essere legato solo al realizzarsi di eventuali circostanze”.

Secondo Flauto “il problema sarebbe facilmente risolvibile. Lo stesso sindaco ha spiegato che per ogni lavoratore delle partecipate che va in pensione si salvano due lavoratori e mezzo della Gesip. Sappiamo che quest’anno erano possibili 150 prepensionamenti e altri 200 il prossimo anno. Il sindaco si impegni a rispettare l’accordo preso coi sindacati e il ministero”.

Poche speranze per Fiat Termini Landini: “Renzi mantenga impegni”

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“Ad agosto il premier Matteo Renzi durante la sua seconda visita in Sicilia disse che il fallimento del rilancio di Termini Imerese avrebbe comportato il fallimento della politica e del governo: voglio prendere sul serio quelle parole pronunciate dal premier”.

Lo dice oggi all’ansa il leader nazionale della Fiom Maurizio Landini, alla vigilia del vertice al Mise, con Metec che dovrebbe entrare nel dettaglio del piano.

“Proprio per quanto detto da Renzi -aggiunge Landini- dal governo mi aspetto saggezza, non ci chieda di firmare accordi di fede, ma conceda piu’ tempo per valutare il piano industriale di Metec, prorogando di qualche mese la cig in deroga per tutti i lavoratori, di Fiat e dell’indotto”.


Tragedia sfiorata in via Lascaris Anziano colpito da calcinacci

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Un passante questa mattina in via Costantino Lascaris è stato colpito da alcuni calcinacci che si sono staccati da un balcone nella palazzina al civico 48.
Alcune pietre hanno colpito in faccia Onofrio Bronzellino, 84 anni, che stava passeggiando nel marciapiede. L’anziano è stato trasportato all’ospedale Civico di Palermo non è in gravi condizioni.
Le indagini sono condotte dalla polizia. Sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale che hanno messo in sicurezza tutti i balconi pericolanti nella palazzina.

Furto in diretta video sul 389 Presi i borseggiatori dell’autobs

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Circondano un malcapitato turista romano sull’autobus che da piazza Indipendenza lo sta portando a Monreale. Una azione veloce nei pressi della fermata all’angolo fra la piazza e Corso Calatafimi. In tre gli bloccano il passaggio, prendono il portafogli dalla tasca, ne estraggono i soldi, circa 1000 euro, poi abbandonano il portafogli e scendono dal mezzo.

GUARDA LE FOTO DEI BORSEGGIATORI E LE FASI DEL COLPO

E’ successo ieri mattina mentre l’uomo, sessantenne, stava recandosi a Monreale per un gita turistica i tre lo hanno individuato, sono saliti sul bus e si sono disposti intorno a lui con l’intenzione di derubarlo ma senza accorgersi che l’autobus era dotato di telecamere di sicurezza.

Pochi istanti dopo, però, l’uomo si accorgeva del furto e chiedeva all’autista di fermare il bus. Sceso chiamava il 112 e si dava all’inseguimento riuscendo a fermare uno dei due ladri proprio mentre arrivava la gazzella dei carabinieri.

IL VIDEO INTEGRALE DELLE TELECAMERE DI SICUREZZA

Acquisiti i filmati della telecamera di sicurezza dell’autobus era facile riscontrare il furto in diretta. Le manette, così, scattavano ai polsi di Giuseppe Russo di 59 anni, l’uomo inseguito, raggiunto e fermato dal derubato. dai filmati, poi, i carabinieri riconoscevano il suo complice, Enrico Bellacera di 59 anni, sorvegliato speciale per altri reati.

Inizialmente non si riconosceva il terzo ladro che però si presentava in caserma alla ricerca dello zio Giuseppe Russo. una circostanza che permetteva di riconoscere anche lui. Il ragazzo, di 17 anni, veniva denunciato in stato di libertà

Ucciso sotto gli occhi della figlia Appello della famiglia Discrede

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Sono passati sette mesi da quel terribile sabato 24 maggio. Quella sera tre killer hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco Daniele Discrede, un commerciante di 41 anni molto conosciuto a apprezzato in via Roccazzo a Palermo. Stava uscendo con la figlia dal supermercato l’Isola del Risparmio. La famiglia, il fratello Vito, le sorelle Rosalia e Maria, la mamma Angela e il padre Gaspare lanciano un appello al pm che coordina le indagini Ennio Petrigni.

LE ULTIME FOTO DI DANIELE DISCREDE

“Quella maledetta sera nostro figlio e nostro fratello ha perso la vita, non per un incidente stradale o una malattia terminale, ma per mano di vili ignoti che ancora oggi non hanno un volto e sono liberi per le strade chissà a fare cosa – In questo periodo abbiamo sofferto in silenzio nel rispetto delle indagini in corso e del vostro lavoro, abbiamo vissuto nella speranza di una notizia da parte vostra per capire come sono andati i fatti e chi potrebbe essere stato il colpevole o magari solo avere un barlume di speranza che verità e giustizia sia fatta per Dany”.

LA FOLLA AI FUNERALI DI DANIELE

Le indagini, condotte dalla squadra omicidi della polizia e coordinate dal pm Ennio Petrigni ruotano attorno al video che ha ripreso in diretta le fasi dell’omicidio. Daniele fu ucciso perchè tentò di difendere la figlia e l’incasso di sabato sera. Cerco di scagliarsi con la moto contro i tre rapinatori. I malviventi iniziarono a sparare uccidendolo.”Signor procuratore nel ribadirle la nostra fiducia e totale disponibilità , le chiediamo di incontrarci in data, luogo e con le modalità a lei più graditi anche per consentirci di visionare il video che riprende il delitto. Sappiamo che è cruento, ma è possibile che forse potremmo riconoscere qualcuno degli aggressori. Certo di un suo riscontro le inviamo un fraterno saluto”.

Grandi manovre all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo

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Per una volta non si è parlato di Sicilia come punto d’incontro di civiltà al centro del Mediterraneo, ma di Palermo, di questa Sicilia capitale riconosciuta, promossa a punto d’incontro da e per primarie capitali europee: Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam più qualche altra significativa quasi capitale (Monaco di Baviera, Ginevra, Nizza, Lione).

Di questi tempi bui e un po’ disfattisti (o disfatti?) una notizia così merita grande attenzione e un po’ di predisposizione all’ottimismo della ragione.

La Sicilia, si sa, raccoglie le briciole del turismo che la sua storia e la sua natura sembrerebbero poter imporre. Inutile elencare le occasioni perdute, le colpevoli distrazioni istituzionali, gli anni di politiche insipienti, i troppi operatori miopi o colpevolmente furbetti.
Inutile e improduttivo.

E’ di due giorni fa, invece, la presentazione della programmazione estiva 2015 da parte di Ryanair. Per bocca di Giuseppe Belladone, Sales & Marketing Executive della compagnia per l’Italia, veniamo a sapere che:”Siamo molto lieti di annunciare il potenziamento della presenza e dell’operatività di Ryanair presso l’aeroporto di Palermo, con una programmazione per l’estate 2015 che conterà in totale 16 rotte, tra cui due nuovi importanti collegamenti domestici per Verona e Torino. Grazie a questa offerta prevediamo di trasportare 1,850 milioni di passeggeri nel 2015, contribuendo in maniera significativa allo sviluppo del traffico, del turismo e dell’economia a Palermo e in Sicilia. Per festeggiare il lancio della nostra programmazione estiva 2015 da Palermo stiamo mettendo a disposizione posti in vendita sulle nuove rotte a tariffe che partono da soli € 24.99 per viaggiare da aprile a giugno. Invitiamo i clienti a non lasciarsele scappare poiché sono prenotabili solo entro la mezzanotte di venerdì 26 dicembre”.

Si parla di Parigi, Berlino e Monaco di Baviera che si vanno ad aggiungere a Londra, Amsterdam, Ginevra, Nizza e Lione collegate dall’altro gigante dei voli low cost, Easy Jet.

L’Europa si stringe intorno a Palermo e Palermo può colloquiare a pieno titolo con le grandi capitali e altre importanti città.

Ryanair, da sola, conta di poter trasportare quasi 2 milioni di passeggeri nell’arco del 2015 dando un significativo contributo alla pacifica occupazione turistica dell’Isola.

Una bella accelerazione anche alle migliorie dell’aeroporto Falcone e Borsellino, garantisce Fabio Giambrone presidente di Gesap, che mette nel conto delle positività la ventilata ipotesi di Ryanair di sostenere 1.850 posti di lavoro in loco.

Non si sa se sia l’aria natalizia o la voglia profonda di togliersi di dosso quell’aria dubbiosa di chi nulla si aspetta perché nulla arriva senza che i santi in paradiso si attivino, ma resta il fatto che questa sfida tra colossi del trasporto aereo può fare solo bene: sia stimolando istituzioni ed operatori ad attivarsi per preparare strutture e ricettività, sia dando una scossa all’apatia perniciosa da sempre retaggio culturale di questa terra.

E magari qualche altra cosa potrebbe mettersi in movimento. Certamente non il treno!

L’associazione Arché inaugura la sua sede a Villabate

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L’associazione culturale “Archè”, realtà aggregativa importante per il paese di Villabate inaugura la sua sede sita in Viale Europa 167. L’associazione no profit è presieduta da Giuseppe Naccari vanta numerosi iscritti a Villabate e non solo, svariate sono le attività di cui si occupa, dalla promozione di eventi culturali e artistici, all’attività rivolte ai più piccoli e all’intera collettività.

L’associazione, da qualche mese, cura anche uno spazio verde dedicato a Peppino Impastato. Realtà associative simili, in un periodo molto complesso dal punto amministrativo per il paese, svolgono un ruolo di alto rilievo.
Nella sede, durante il periodo natalizio, sarà possibile vistare la stanza di Babbo natale.

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