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Camere di commercio, verranno accorpate quelle di Palermo ed Enna

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Nell’ambito dell’organico progetto nazionale di autoriforma del sistema camerale, nella mattinata odierna, il Consiglio della Camera di Commercio di Palermo, all’unanimità, ha deliberato di accogliere la proposta di accorpamento della Camera di Commercio di Enna, analogamente deliberato dal Commissario dello stesso ente, per dare vita alla nuova Camere di Commercio di Palermo ed Enna.

Con tali deliberazioni si è dato avvio ad un percorso che porterà alla realizzazione di una nuova Camera di Commercio che sarà chiamata a rappresentare gli interessi di oltre 130.000 imprese e di un territorio vasto e pronto a ricercare nuove forme di sviluppo.

La nuova Camera di commercio, assieme alle altre in via di formazione nell’Isola, alla riconosciuta capacità operativa che già le connota quali sviluppatori di burocrazia amica” delle imprese, con queste decisioni accettano la sfida di un forte cambio di passo verso una più precisa integrazione con il tessuto economico europeo.

L’integrazione dei due territori e delle sue capacità imprenditoriali sarà il banco di prova della nuova Camera che si prepara, anche, a proporsi all’Amministrazione regionale per la gestione di nuove funzioni e compiti, dalla promozione delle eccellenze agroalimentari all’alternanza scuola/lavoro, dall’internazionalizzazione delle P.M.I. all’accompagnamento delle start up, dall’aggregazione dei distretti produttivi allo sviluppo di consorzi artigianali, dall’analisi dei processi economici territoriali alle integrazioni collaborative con il mondo accademico e della ricerca.

Le decisioni delle due Camere di Commercio passeranno ora al vaglio dei competenti Organi nazionali e regionali.


Legalità, gli agenti di scorta incontrano le scuole palermitane

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Divulgare e dare visibilità a tutti quegli agenti che, negli anni precedenti e immediatamente successivi al 1992, hanno vissuto e scommesso la loro esistenza per tutelare e garantire la salvaguardia e la vita dei magistrati, dei giornalisti, degli imprenditori e di tutti coloro che hanno osato opporsi al fenomeno mafioso.

E’ l’obiettivo dell’evento che si svolgerà domani, sabato 20 Dicembre, alla Libreria del Mare di Palermo, con alcuni istituti scolastici della città, ai quali verrà consegnata una copia di “Uomini di scorta”, l’ultimo libro della giornalista e scrittrice palermitana Gilda Sciortino. A promuovere l’iniziativa è il gruppo Facebook M.R.N., composto da appartenenti alle forze dell’ordine, concludendo in tal modo la prima fase del progetto “Sai Leggere?”, volto a diffondere il concetto di legalità tra i più giovani.

Particolare il programma della mattinata che si aprirà alle 9 con la partenza, dalla Libreria che ha sede alla Cala, dagli appartenenti al Vespa Club Panormus che, alla guida dei loro straordinari motocicli, effettueranno la consegna dei plichi contenenti il libro alle scuole che hanno aderito all’iniziativa.

Alle 12 ci si ritroverà nuovamente in libreria con l’autrice e alcuni protagonisti che si raccontano nelle pagine di “Uomini di scorta”, le cui testimonianze consentiranno di percorrere anni bui della storia della nostra città, culminati con le stragi del ’92. Sarà, infatti, presente Luciano Traina, fratello di Claudio, l’agente morto insieme a Paolo Borsellino nella strage del 19 luglio.
Concluderà la mattinata un rinfresco offerto dal ristorante “Frà Pappina”, anche a base di prodotti provenienti dalla terre confiscate alla mafia.

Arresti al Comune di Palermo: ”Lotta alla corruzione prioritaria”

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I gravissimi fatti avvenuti all’ufficio Tributi del Comune di Palermo confermano che la lotta alla corruzione è prioritaria e che devono essere attuate tutte le misure necessarie per evitare che questi indegni episodi si ripetano”. Lo dichiara il responsabile territoriale della Cisl Fp Palermo Trapani, Pietro Chiaramonte, che aggiunge: “Le mele marce vanno isolate senza se e senza ma, perché sono loro, i dipendenti infedeli, a danneggiare l’onore e l’immagine dei tanti lavoratori perbene”.

“E’ necessario – conclude il responsabile territoriale della Cisl Fp Palermo Trapani – che l’amministrazione cittadina valorizzi le tantissime professionalità oneste e competenti che operano sia all’ufficio Tributi sia in ogni settore del Comune di Palermo. Devono essere utilizzati tutti gli strumenti contrattuali e normativi per prevenire i fenomeni corruttivi che sono il cancro della pubblica amministrazione”.

“All’ufficio Tributi di Palermo non è cambiato nulla”

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“La fila che c’è davanti all’ufficio Tributi in via Lincoln è fonte di corruzione. Nell’era informatica è inconcepibile che nei giorni di ricevimento ci siano centinaia di contribuenti in attesa per chiarire la propria posizione. Mi hanno messo all’ufficio Tributi con l’incarico di dirigente all’Innovazione tecnologica solo che non sono dopo un mese e mezzo in condizioni di controllare nulla. Non avevano una stanza. Mi hanno dato un funzionario e quattro impiegati per una mole di lavoro davvero gravosa. Non ho neppure le password per accedere ai sistemi informatici e non posso di fatto controllare il lavoro che svolgono i settori Tares, Tasi e Tosap”.

Lo dice Gabriele Marchese, ex capo di Gabinetto al Comune di Palermo che dopo l’incarico di dirigente ai servizi cimiteriali, in piena inchiesta dopo gli arresti di ieri del funzionario Carmelo Pagano, e dei dipendenti Gaspare Tantillo, Antonio Borsellino e Ida Ardizzone, era stato mandato in via Lincoln per cercare di mettere ordine all’ufficio.

“Nell’era delle mail la coda che c’è davanti l’ufficio è inconcepibile – aggiunge – Sto qui da un mese e mezzo. C’è il politico che porta l’amico su per sbrigare la pratica. I contribuenti che vengono avvicinati da persone che prospettano metodi per aggirare la coda. Amici degli amici. Basta non se ne può più. Si utilizzino i Caf, la mail tutto per fare venire in ufficio le persone che si possono ricevere. Quello che succede adesso è fonte di corruzione. Lo ribadisco. Il sistema “Pagano” oggi si può replicare. Del resto il sistema di corruzione era stato scoperto tra il 1999 e il 2000, quando fu arrestato un funzionario che ha patteggiato la pena”.

Odec Palermo: “Consulente arrestato non è un commercialista”

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“Il consulente delle suore Teatine, finito agli arresti domiciliari, non è un commercialista in quanto non risulta iscritto all’Albo”. Queste le parole del presidente dell’ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo, Fabrizio Escheri, dopo la notizia dell’arresto del consulente Antonino Clementi per un presunto giro di mazzette all’ufficio tributi.

L’Odcec in una nota si dissocia da quanto è accaduto, precisando che il soggetto, a cui si riferiscono le notizie di stampa, non è iscritto all’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo per cui non può essere chiamato commercialista.

“Oltre a non essere un commercialista – dice Escheri nel comunicato – non è neanche un professionista perché una persona che svolge la propria attività nell’illegalità non può essere definito tale. L’Odcec ha sempre lavorato in sinergia con i propri iscritti che svolgono legalmente la propria attività professionale – afferma il presidente – ed è per questo che sarà sempre al loro fianco, supportandoli in ogni situazione. Abbiamo sempre lottato per contrastare ogni forma di illegalità e continueremo a farlo a fianco delle autorità competenti. Rivendichiamo – conclude Escheri – il ruolo di supporto alla legalità che i commercialisti palermitani svolgono in favore delle istituzioni e della collettività”.

Non solo funzionari corrotti Ecco i furbetti delle tasse a Palermo

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Oltre ai quattro dipendenti comunali che, in cambio di mazzette, ritoccavano i dati immobiliari per fare avere sconti sulla tares ai contribuenti, questa volta nel mirino degli inquirenti sono finiti anche i ”beneficiari” della truffa.

Si tratta dei commercianti e dei professionisti che avrebbero accettato la “proposta” dei funzionari corrotti pur di risparmiare sulla bolletta.

Per loro sono stati disposti i domiciliari. Si tratta di nomi noto in citta’ come quelli di Vittorio e Giuseppe Ferdico, proprietari di due supermercati Sigma di via Don Orione e via Portella della ginestra. Di Salvatore Barone, titolare della pizzeria “I tre porcellini”, mentre il medico Ugo Sottile avrebbe beneficiato di circa 3500 euro di sconto. E ancora la proprietaria di una carrozzeria, Maria Elmo, Giuseppe Carnesi, titolare di una autorimessa, il proprietario della pizzeria Eden Rock di via Paruta, Giuseppe Vassallo, i fratelli Luigi e Antonino Vernengo che gestiscono la “Expo truck” e Giuseppe Corvaia e Antonino Clementi.

Palermo, furto di cavi di rame Una zona rimane al buio

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Un nuovo furto di cavi di rame dagli impianti di pubblica illuminazione di via Lanza di Scalea, a Palermo, è stato scoperto dai tecnici di Amg Energia, ed è stato denunciato alle autorità competenti. Sono stati rubati circa duemila metri lineari di cavo, provocando lo spegnimento di 16 punti luce, in direzione di Sferracavallo, nel tratto compreso tra la via Bianchini e la rotatoria del centro commerciale “Conca d’Oro”.

Con un precedente furto, erano già stati rubati circa 1.100 metri lineari di cavo nello stesso tratto di via Lanza di Scalea, in direzione di via San Lorenzo (lato via Faraone): anche in questo caso l’impianto, danneggiato, è stato disattivato dalle squadre di Amg (rimangono spenti 60 punti luce).

Nella stessa zona le squadre di Amg hanno scoperto un altro furto: rubati in viale Pv46, la strada perimetrale dello Zen, tre coperchi in ferro che chiudono i tombini della pubblica illuminazione. Per ragioni di sicurezza, le chiusure dei tombini sono state immediatamente ripristinate.

La società ha avviato, invece, le procedure per l’approvvigionamento del cavo elettrico che dovrà essere sostituito, in modo da poter ripristinare il funzionamento degli impianti.

Giovane deceduto al ‘Civico’ Due medici condannati e 2 assolti

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Il caso fece molto scalpore nel gennaio del 2009 quando un ragazzo di Vittoria, Dario Bizzarra di 27 anni, morì all’ospedale Civico di Palermo. Aveva dato passaggio a due immigrati che lo aggredirono e gli diedero fuoco cospargendolo di benzina. I due non vennero mai identificati. Furono invece processati per omicidio colposo i medici che lo curarono al Centro grandi ustioni. La sentenza adesso è arrivata. Due medici sono stati assolti e due condannati.

Sono stati assolti Giulio Sparacino e Salvatrice Matranga, mentre sono stati condannati, invece, i chirurghi plastici Pietro Cucchiara a nove mesi e Nicolò D’Arpa a 4 mesi, che non avrebbero monitorato le condizioni del giovane. I difensori ovviamente faranno appello.

Decisivi furono i risultati dell’autopsia che esclusero che la causa della morte fosse dovuta all’aggressione. Secondo l’accusa la vittima sarebbe sopravvissuta e la causa del decesso è da attribuire all’errore medico.

La vicenda riguarda anche il padre del ragazzo morto che si trovava nell’auto e che venne anche lui cosparso di benzina e dato alle fiamme in aperta campagna. Il padre riportò gravi ustioni ma rimase vivo e raccontò che diedero passaggio a due immigrati dell’est, autori del gesto criminale, che portavano in mano un bidoncino.

In realtà il racconto del padre, Luigi Bizzarra, non convinse gli inquirenti che invece sospettarono che i due conoscessero i loro immigrati e i motivi dell’aggressione e hanno continuato le indagini per arrivare alla verità. Ma tutto è rimasto avvolto nel mistero.


Stop a riapertura Fiat Termini Operai occupano autostrada

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Circa 200 operai della ex Fiat di Termini Imerese hanno occupato l’autostrada 19 Palermo-Catania, in entrambe le direzioni, al Km 33, tra gli svincoli di Termini Imerese e dell’Agglomerato industriale.

Il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione anche per gli operai dell’indotto. Nei giorni scorsi il Mise ha annunciato l’uscita di scena di Grifa dal piano di rilancio e di aver individuato un nuovo investitore, la società di componentistica per auto Metec.

Formazione, 3 dipendenti Ial Sicilia minacciano di buttarsi da un ponte

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Tre dipendenti dell’ente di formazione Ial Sicilia, in cassa integrazione da gennaio 2014, hanno minacciato di buttarsi dal ponte di corso Calatafimi a Palermo, nei pressi dell’assessorato regionale alla Formazione.

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Sono intervenuti i poliziotti della Digos ed i vigili del fuoco per farli desistere dal loro proposito.

Sul posto anche i vigili urbani a motivo della deviazione del traffico veicolare resa necessaria.

I dipendenti dello Ial Sicilia in cassa integrazione sono circa 500.
I tre dipendenti, dopo aver parlato con le forze dell’ordine, sono stati convinti dagli agenti a lasciare il ponte.

Scarcerato boss di Porta Nuova Scade custodia cautelare

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Dopo anni il presunto boss di Porta Nuova Massimo Mulè torna libero per scadenza dei termini di custodia cautelare. Senza la sentenza definitiva, ieri pomeriggio è stato scarcerato a Trapani dove era detenuto dal 2008.

Venne arrestato durante il blitz Perseo durante il quale i carabinieri eseguirono novanta arresti. In d’appello fu condannato a sei anni e quattro mesi.   La Cassazione ha annullato con rinvio la posizione di Mulè, per valutare le circostanze aggravanti o le eventuali attenuanti. Così il processo è ritornato alla fase d’appello ma Massimo Mulè assisterà libero alla fine del processo.

Mulè sarebbe stato affiliato al mandamento di Porta Nuova e, secondo le indagini, era molto vicino al boss Gaetano Lo Presti, che poco dopo l’arresto si impiccò in carcere.

Mafia, ‘Nuovo mandamento’ 250 anni di carcere a 32 persone

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Il gup Giacchino Scaduto ha condannato a oltre 250 anni di carcere 32 persone coinvolte nei diversi filoni di indagine collegati all’operazione “Nuovo mandamento” che ha ricostruito le attività di diverse famiglie mafiose di Monreale, Partinico, San Giuseppe Jato, Camporeale, Altofonte, Borgetto e Giardinello. Sono stati 24 gli assolti, tra cui Antonino Sciortino, già condannato per mafia in un precedente processo.

Sciortino, secondo gli inquirenti, avrebbe tentato di creare un “supermandamento” a cui fare affluire le famiglie di Partinico e San Giuseppe Jato. Assolto anche l’ex sindaco di Montelepre (Pa) Giacomo Tinervia, accusato di concussione.

Le condanne sono state inflitte a: Salvatore Mulè che ha avuto 18 anni; Giuseppe Speciale, 8 anni; Francesco Lo Cascio, 20 anni; Giuseppe Lo Voi, 19 anni e 2 mesi; Giuseppe Marfia, 12 anni; Francesco Matranga, 10 anni; Giuseppe Micalizzi (collaboratore di giustizia), 5 anni; Francesco Vassallo, 10 anni e 10 mesi; Vincenzo Madonia, 12 anni; Salvatore Romano, 10 anni e 8 mesi; Santo Porpora, 8 anni; Domenico Billeci, 10 anni e 8 mesi; Carmelo La Ciura, 15 anni e 4 mesi; Giovanni Rusticano, 9 anni e 4 mesi (in continuazione con una precedente condanna); Salvatore Lombardo, del 1922, 10 anni e 8 mesi; Salvatore Lombardo, del 1969, 8 anni; Giuseppe Abbate, 8 anni; Angelo Cangialosi, 6 anni e 8 mesi; Antonino Giambrone, 8 anni; Calogero Caruso, 8 anni; Salvatore Prestigiacomo, 6 anni e 8 mesi; Salvatore Tocco, 2 anni e 4 mesi; Giovanni Longo, 3 anni e 4 mesi; Sebastiano Bussa, 3 anni; Francesco Gallo, 6 mesi; Giovanni Gerardo Ramacca, 8 mesi; Baldassarre Di Maggio, 7 anni e 10 mesi; Pietro Ficarotta, 7 anni e 10 mesi; Salvatore Lo Voi, 2 anni e 4 mesi; Giuseppe Mulè, 10 anni e 2 mesi; Demetrio Schirò, 4 mesi; Vincenzo Mulè, 4 mesi. Ramacca e Gallo sono due carabinieri che erano accusati di abuso d’ufficio. Gli assolti, oltre Sciortino e Tinervia, sono: Christian Madonia, Antonio Badagliacca, Davide Buffa, Francesco Sorrentino, Onofrio Buzzetta, Vincenzo La Corte, Ignazio Grimaudo, Gioacomo Maniaci, Sergio Damiani, Antonino Lombardo, Santo Abbate, Francesco Abbate, Vincenzo Cucchiara, Vito Donato, Raimondo Liotta, Rosario Parrino, Giovanni Battaglia, Vincenzo Battaglia, Giovanni Cannella, Gaspare Lo Cascio, Antonino Parrino, Sebastiano Spica.

Il giallo della donna di Carini Oggi l’autopsia su Rosaria Simonetta

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Verrà eseguita oggi l’autopsia sul cadavere di Rosaria Simonetta, 55 anni, la donna trovata morta due giorni fa nella sua casa di Carini (Pa) al primo piano di una palazzina in via Palermo.

Questa mattina il pm che coordina l’inchiesta, Sergio Demontis, affiderà l’incarico dell’esame autoptico al medico legale del Policlinico. Al momento resta un mistero la morte della donna.

Oltre all’esito dell’autopsia si attendono i risultati degli uomini del Ris intervenuti sul luogo del delitto. Da stabilire ancora se si sia trattato di omicidio o suicidio. Rosaria Simonetta è stata trovata con una calza di nylon attorno al collo. Nell’abitazione non ci sono segni di effrazione. Anche sul corpo della vittima non ci sono segni evidenti di violenza.

Premi per chi segnala corruzione M5S propone il Whistleblowing

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“Troppi gli scandali al Comune di Palermo, Orlando incentivi le denunce”. Lo chiedono i deputati palermitani alla Camera del M5S che “bisogna metter un freno a questa indecenza e il modo per farlo è incentivare le denunce di mazzette e i tentativi di corruzione”.

Le denunce dei comportamenti illeciti all’interno della pubblica amministrazione sono un vecchio pallino del Movimento 5 stelle, che lo ha già tradotto nero su bianco in una proposta di legge che “dorme grazie soprattutto al Pd”, nei cassetti della Camera da più di un anno.

Si chiama Whistleblowing (letteralmente soffiare nel fischietto) e prevede la segnalazione ai superiori o alle autorità dei casi di reati o irregolarità nell’interesse pubblico.

Un’operazione etica che potrebbe portare anche notevoli vantaggi oltre alla casse delle amministrazioni anche a chi effettua le segnalazioni. La proposta, infatti, prevede in premio per chi denuncia una parte delle somme recuperate.

“Lo stesso Orlando – afferma la parlamentare a Montecitorio Giulia Di Vita – ha dichiarato in questi giorni che c’è bisogno delle denunce. Si attivi pertanto un meccanismo che le renda possibili, se vogliamo mettere un freno al malcostume dilagante. La cosa del resto è possibile, ogni amministrazione può mettere in piedi un sistema del genere. All’Asl di Cuneo, ad esempio, lo hanno fatto”.

La proposta di legge presentata alla Camera prevede la protezione degli autori di segnalazioni di comportamenti illeciti (tutela dei Whistleblower) e annuncia  risvolti positivi notevoli: gli Stati Uniti, ad esempio, hanno recuperato oltre 27 miliardi di dollari fra il 1998 e il 2013 con un trend sempre in salita.

In attesa che al Comune qualcosa si muova i deputati palermitani alla Camera (Di Vita Di Benedetto, Lupo, Mannino e Nuti) scriveranno al presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, per chiedere lo stato dell’adeguamento del comune di Palermo alle normative anticorruzione. E questo perché dal Comune non erano arrivate risposte alla domanda fatta dal Movimento sulla rotazione del personale.

“Siamo consapevoli, come del resto ha affermato il procuratore Agueci – dicono i deputati – che sono le denunce comunque a fare la differenza. Adeguarsi burocraticamente senza un salto culturale resta un lavoro a vuoto. Ora più che mai i cittadini onesti devono prendere in mano la situazione e denunciare”.

Processo sulle talpe alla Dda Carabiniere condannato a risarcire

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L’ex sottufficiale dei carabinieri, Giorgio Riolo, è stato condannato dalla sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei conti, presieduta da Pino Zingale, a risarcire al ministero della Difesa e all’Arma oltre centomila euro per danno all’immagine.

All’epoca in servizio presso la sezione anticrimine dei Ros di Palermo, l’uomo venne coinvolto nel processo sulle talpe alla Dda e condannato dal tribunale di Palermo per rivelazione di segreti di ufficio e corruzione a 7 anni e 5 mesi. Sentenza successivamente confermata in Cassazione, con parziali modifiche per alcuni reati nel frattempo prescritti.

Ora dovrà risarcire il danno economico.


Corsa contro il tempo per Termini Metec riaccende speranza ex Fiat

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“Dal punto di vista industriale ed economico, Metec sembra fornire maggiori garanzie rispetto ai progetti del passato per Termini, perché è un azienda già affermata sui mercati e con sedi in tutto il mondo, ma ciò che temiamo sono i tempi necessari per approfondire il piano industriale e la scadenza degli ammortizzatori, il 31 dicembre è vicino”. Ad affermarlo al termine dell’incontro che si è tenuto a Roma sulla vertenza ex Fiat di Termini Imerese, sono Ludovico Guercio Segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo componente della segreteria provinciale Fim.

Nei giorni scorsi era sfumato il progetto Grifa che ha messo nuovamente in salita il percorso degli ex lavoratori Fiat: se entro il 31 dicembre non ci sarà un progetto concreto e approvato dal Ministero non sarà possibile accedere a nuovi periodi di cassa integrazione e per tutti sarà la disoccupazione senza indennità se non  quella eventualmente prevista dalla mobilità ordinaria.

“Per questo abbiamo chiesto al Mise una proroga della cassa integrazione – dicono i sindacati - appare davvero difficile giungere alla firma di un accordo in così poco tempo”.

Metec la società che opera nel settore della componentistica ha presentato al Mise e ai sindacati il suo piano per Termini. In una prima fase dal 2015 al 2019, quattro progetti per la componentistica con un finanziamento da 96 milioni di euro, per occupare subito 400 unità. Entro i 18 mesi successivi dovrebbe partire la fase sulle auto ibride con due modelli per un investimento da 200 milioni di euro e altre 400 unità da assumere.

“Ma si tratta di un piano ancora da approfondire e verificare e gli operai da reinserire sono 1100 operai, noi vogliamo garanzie per tutti” aggiungono Guercio e Scavuzzo. Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude: “Dopo tutti questi anni ormai la tensione fra gli operai è altissima, a questo punto si pensi subito alla tutela nell’immediato di tutti attraverso la cassa integrazione con la garanzia anche per l’indotto e nel frattempo si accelerino tutte le procedure per giungere ad un accordo certo con Metec”.

Lunedì il prossimo vertice al Mise per valutare l’ipotesi della proroga della cig. “Altrimenti in meno di due settimane si dovranno sciogliere tutti i nodi sul progetto Metec”. Intanto è stato firmato da Mise, Regione siciliana, Invitalia e comune di Termini l’accordo di programma quadro che prevede il via libera ai 290 milioni di euro per la reindustrializzazione del sito

Oggi, intanto, circa 200 operai della ex Fiat di Termini Imerese hanno occupato l’autostrada 19 Palermo-Catania, in entrambe le direzioni, al Km 33, tra gli svincoli di Termini Imerese e dell’Agglomerato industriale.

 

“My golden Christmas”, concerto di Natale ai Cantieri Culturali

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Un concerto di Natale ai Cantieri culturali della Zisa a suon di swing. Così la cantante Alessandra Salerno – lunedì 22 dicembre alle 21,30 al cinema de Seta (ingresso da via Paolo Gili 4 a Palermo) – farà gli auguri ai palermitani in uno show intitolato “My golden Christmas”, che la vedrà protagonista con gli Swing Cafè, ovvero Lino Triassi, Carlo Butera, Davide Rizzuto, Roberto Gervasi. A questi si sommeranno nel corso della serata Davide Femminino, Antonio Zarcone Umberto Porcaro, Lino Costa e Marcello Mandreucci a fare da presentatore.

Due ore e più di musica in cui saranno reinterpretati in chiave swing tutti i più noti brani natalizi. Tra questi: “White Christmas”, “Rockin’ around the Christmas tree”, “Let it snow”, “Merry Christmas baby”, “Christmas star”, Hallelujah.

Inoltre sul palco le performance dance degli Swingcats e tante altre guest star.

«Sarà un concerto – dice Alessandra Salerno – che oltre a fare gli auguri di Natale vorrà promuovere la cultura swing a Palermo, Mi piace questa combinazione. Sarà uno spettacolo di Natale diverso dal solito e per l’occasione ci vestiremo con un dress-code anni Trenta».

Il biglietto di ingresso costa 12 euro. Venti euro per chi compra anche il disco di Alessandra Salerno “My golden Christmas” (con uno sconto di due euro sul listino). I ticket si possono comprare da Ottica Accardi in viale del Fante 54 o telefonando al 333 566 8560 (Ettore Ventura).

Parte del ricavato sarà devoluto alla campagna “One shot one life” promossa dal Lions club International per il progetto “Un vaccino e una vita”, per limitare la diffusione del morbillo nei paesi sottosviluppati.

Natale a Piana degli Albanesi Protagonisti i giovani migranti

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Natale nel segno dell’accoglienza a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo.
I giovani ospiti dello Sprar, il centro per richiedenti asilo gestito dalla Fondazione San Demetrio Onlus, saranno protagonisti di diverse iniziative nell’ambito del presepe vivente che animera’ il comune.

Si inizia domani con l’inaugurazione del “Presepe dell’accoglienza”, realizzato dai giovani migranti. Un percorso all’interno del centro piu’ antico di Piana, il quartiere Sheshi: uno dei primi insediamenti degli Arbreshe con le case scavate direttamente nella roccia.

E sara’ possibile visitare le antiche botteghe artigiane specializzate nella produzione di ricami e nella lavorazione dell’oro e rivivere le atmosfere di un antico mercato. Il presepe potra’ essere visitato domani e poi dal 26 al 28 dicembre dalle 18 alle 22. Domani inoltre sara’ possibile assistere, con inizio alle 21, allo spettacolo messo in scena dai ragazzi dello Sprar dal titolo “Cinque amici, uno stregone e un vecchietto”. Appuntamento al salone arcivescovile di Piana degli Albanesi alle 21.

A FestAmbiente il convegno sulla nuova politica energetica

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A chiudere i convegni di festAmbiente Mediterraneo, domani, domenica 21 dicembre, ore 9.30, Fabbriche Sandron, via Ferro Luzzi 3/5 Palermo, sarà quello su “La gestione integrata dei rifiuti in Sicilia. Una proposta concreta per superare l’emergenza infinita”.

Per Legambiente Sicilia l’attuale problema nasce dall’incapacità di mettere in campo una seria gestione dei rifiuti centrata sulla raccolta differenziata e sul recupero di materia. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno sempre cercato soluzioni alternative, normalmente finalizzate a favorire l’uso di tecnologie suggerite dall’amico imprenditore di turno che, praticamente sempre, si rivelano ben presto impraticabili sul piano economico o fortemente penalizzanti per i cittadini.

L’unica strada possibile è quella di avviare una seria politica di gestione che superi il monopolio della discarica e che punti a recuperare tutta la materia possibile.

Coordina Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia. Intervengono Vania Contraffatto, assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità; Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia
Enzo Favoino, Scuola agraria del Parco di Monza; Aurelio Angelini, professore di sociologia dell’ambiente all’Università di Palermo; Eugenio Cottone, responsabile ambiente del Consiglio nazionale dei chimici; Angelo Palmieri, responsabile rifiuti di Wwf Sicilia; Giorgio Cappello, presidente della piccola industria di Confindustria Sicilia.

Alle 20.00 il concerto di Eleonora Tomasino e alle 22.00 quello di Anna Bonomolo per una serata all’insegna del soul che chiuderà il festival.

Il programma completo è disponibile su www.festambientemediterraneo.it

Palermo, più controlli a Natale Pattuglie miste Polizia-Esercito

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E’ gia’ attivo, a Palermo, sui principali assi viari cittadini il piano che prevede la presenza su strada di pattuglie miste composte da personale della Polizia di Stato e da militari dell’Esercito Italiano.

“La decisione di integrare il dispositivo di prevenzione e sicurezza gia’ esistente, ovvero l’ ‘ordinario’ pattugliamento del centro citta’ da parte delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dei Commissariati cittadini, nasce – fanno sapere dalla Questura di Palermo – da una duplice motivazione: consolidare l’intervento sul territorio delle forze dell’ordine in un periodo ritenuto cruciale per la significativa presenza di stranieri e cittadini che si riversano per le strade dello shopping, replicando il felice esperimento di una collaborazione gia’ andata in scena recentemente e che buoni risultati ha offerto sul piano della prevenzione e della repressione dei reati. Poliziotti di Quartiere e Militari, secondo le rispettive prerogative, completeranno il profilo della pattuglia e ne faranno una cellula di sicurezza a disposizione del cittadino, palermitano, turista od esercente che sia”.

Il personale delle ‘Pattuglie miste’ gia’ da qualche giorno presidia un’ampia fetta del centro citta’ dalla Stazione Centrale fino a piazza Vittorio Veneto, ricomprendendo i lunghi itinerari dei quartieri popolari ricadenti nelle zone del Capo, Ballaro’ e Vucciria.

L’intensificazione dell’attivita’ delle pattuglie miste che assicura la presenza su strada di poliziotti e Militari dalle prime ore della mattina fino alla chiusura degli esercizi commerciali e’ destinata a proseguire durante l’intero periodo natalizio.

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