Toglietemi tutto ma non la mia pasta. Per i siciliani è un must, per i palermitani una ragione di vita. E quando a un’antica tradizione tramandata di padre in figlio si uniscono la passione per il buon cibo e la qualità tutta siciliana, il menu diventa irrinunciabile.
A Palermo, tra gli estimatori della pasta fresca vi è un punto di riferimento alla Cala. Pasta e condimenti la fanno da padrona, con i suoi odori e sapori come quelli dei ravioli ripieni di pesce abbinati a ragù di cernia e gli immancabili piatti palermitani (macco di fave, anciova, nero di seppia e come dimenticare la pasta con le sarde).
La famiglia Giglio nel capoluogo siciliano è stata pioniera nella produzione dei condimenti per i primi piatti e prima in Sicilia, venticinque anni fa, a proporre la pasta fresca. Qualcuno li ricorderà nella loro sede storica in Vucciria, ai tempi in cui le “balate” erano ancora bagnate dai banchi del mercato. La sede è cambiata, le ricette della nonna no.
Per i loro prodotti hanno ottenuto l’unica certificazione di qualità presente nella regione per la pasta e il pane di grano duro siciliano da parte del consorzio di ricerca “G.P. Ballatore”. “Tutto merito del nostro clima e della nostra terra – spiega Mimmo Giglio – che ci regalano un grano privo di microtossine, come il simeto, il duilio e l’iride, varietà che compongono una miscela unica”.
Di recente, il pastificio ha aperto una finestra sul mondo del buon bere e mangiare sbarcando sul web con un blog sul food & drink a Palermo dedicato a tutti i suoi appassionati.
Di pasta si può anche vivere e sulla pasta si può puntare per un’occasione di riscatto. Pasta Giglio è stata infatti tra i partner del progetto “Buoni dentro”, formando 15 detenuti uomini del carcere Pagliarelli nella produzione di pasta fresca tra il 2012 e il 2013. Le buone pratiche come le buone intenzioni non si esauriscono e, grazie al supporto della “Fondazione con il Sud”, anche dieci soggetti in regime di semilibertà avranno l’opportunità di costituire una cooperativa sociale per la produzione di pasta secca attraverso la prossima iniziativa “Buoni dentro e fuori”, spinta dagli stessi valori riabilitanti. La bontà a tavola, e non solo.
Gi.Co.