La situazione all’ Amat di Palermo rimane in alto mare, nessuna certezza è arrivata in primis da parte dell’amministrazione comunale, che è socio unico dell’azienda.
“In azienda non si intravede nessuna prospettiva di sviluppo, anzi c’è il concreto rischio che l’azienda questo mese non sia in grado di garantire nemmeno il pagamento degli stipendi ai dipendenti”. Lo dice Antonino La Barbera, segretario regionale Cobas settore trasporti, dopo la riunione di oggi tra sindacati e vertici aziendali.
“Un incontro in cui l’Amat – aggiunge La Barbera – non ha saputo fornire nessuna risposta su contratto di servizio, piano industriale e assorbimento di circa 300 lavoratori ex Gesip. L’unico dato certo che emerge è uno stato economico-finanziario preoccupante, come riferito dagli stessi vertici dell’Amat che hanno parlato di crisi di liquidità”.
Per queste ragioni, i sindacati hanno chiesto una convocazione urgente al sindaco Leoluca Orlando. “Vogliamo sapere dal socio unico Comune – sottolinea il segretario regionale dei Cobas – com’è possibile in queste condizioni farsi carico di 300 nuovi lavoratori. Il pericolo è di fare la stessa fine dell’Amia”.
“L’Amat – conclude La Barbera – attraversa un momento delicato e c’è preoccupazione tra i dipendenti. Spiace quindi constatare l’assenza del presidente Gristina alla riunione di oggi”.