Responsabilità d’impresa, gestione del rischio clinico, sicurezza sul lavoro, nuovi modelli organizzativi per rendere più efficiente il sistema Sanità. Sono i temi della giornata di studi in programma per domani, 2 luglio, all’hotel Villa Igea di Palermo in occasione dell’annuale assemblea di Aiop-Sicilia.
Il seminario, organizzato in collaborazione con lo studio Baker&McKenzie, vedrà confrontarsi giuristi, amministratori di case di cura, avvocati, magistrati ed esperti del settore sull’applicazione della legge 231 nell’ospedalità privata. I lavori si apriranno alle ore 10.00 con l’intervento di Barbara Cittadini, presidente di Aiop-Sicilia, e proseguiranno per tutta la mattina.
Tra i relatori, l’avvocato Roberto Cursano dello studio Baker&McKenzie, la dottoressa Gloria Boni, componente di diversi organismi di vigilanza, il consigliere Guido Carpani, capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente, il dottore Calogero Gaetano Paci, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale Palermo, il professor Guerino Fares, coordinatore del master di Diritto sanitario e farmaceutico dell’Università Roma 3.
Il dibattito consentirà di approfondire la complessa materia della gestione delle strutture sanitarie:dalla responsabilità per mancata o inadeguata adozione dei modelli organizzativi all’esposizione al rischio di commissione di reati.
“Ritengo che una implementazione puntuale ed una manutenzione costante della legge 231 siano indispensabili per una gestione corretta delle nostre aziende – afferma Barbara Cittadini – non solo rispetto alla prevenzione dei reati societari ma, anche, perché le disposizioni ivi contenute possono rappresentare uno stimolo a migliorare l’offerta di prestazioni e servizi sanitari, nell’interesse degli utenti e del S.S.R. Le disposizioni previste nella normativa non rappresentano, a mio avviso, un onere, ma un’opportunità per le aziende per avere un’organizzazione che, attraverso la definizione di protocolli e il rispetto di principi, diano agli stakeholder di sistema garanzia di trasparenza, liceità e correttezza dei processi produttivi”.