La notizia della “indisponibilità” del porto di Palermo ad accogliere la Costa Concordia per lo smontaggio piove come un fulmine a ciel sereno sui cantieri navali che contavano molto sulla commessa, e sull’intero mondo produttivo e del lavoro palermitano.
Le parole del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, colgono tutti di sorpresa. dall’autorità portuale smentiscono che sia mai stata fatta una simile comunicazione e precisano che “l’autorità portuale è pronta a mettere a disposizione le eventuali infrastrutture portuali e le aree di pertinenza necessarie, ma non è l’interlocutore corretto”. Insomma il porto di Palermo non c’entra nulla con questa vicenda che riguarda, invece, il cantiere navale.
“In cantiere nessuno è al corrente di una simile scelta, questa notizia ci coglie assolutamente di sorpresa sia come lavoratori che come sindacato – dice Nino Clemente della Cisl -. Mi cosa del genere mi sembra alquanto strana ma non ne sappiamo nulla”.
L’ultima dichiarazione ufficiale sull’argomento era stata del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che confermava come la città fosse pronta a ricevere il relitto ed a lavorare per il suo smontaggio e recupero e perfino in Fincantieri si parlava di Palermo come bacino idoneo per la Costa Concordia.
Silenzio anche da parte di Fincantieri nonostante nei mesi scorsi si sia dibattuto molto proprio sulla Costa Concordia e sulla prospettiva occupazionale che sarebbe derivata dall’approdo del relitto ai cantieri Navali di Palermo.
Una posizione netta, invece, viene assunta dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Ancora una volta sollecitiamo la scelta di Palermo – dice -. Fincantieri esprima con chiarezza – invita il sindaco mostrando anche lui di non essere al corrente di quanto detto da Gabrielli – la sua posizione e disponibilità per i Cantieri Navali di Palermo, che sono in condizione da subito di realizzare gli interventi necessari per la Costa Concordia. Il mancato impegno da parte di Fincantieri – sottolinea il sindaco di Palermo – costituirebbe un grave segnale, in contrasto con quanto più volte confermato ai tavoli sulla cantieristica palermitana”.
In serata, dopo la dichiarazione di Orlando, arrivano anche le posizioni ufficiali dei sindacati:“Concordiamo con il primo cittadino di Palermo, sollecitiamo Fincantieri ad esprimersi sulla vicenda dei lavori sulla nave Concordia, a maggior ragione dopo che nell’ultimo accordo con i sindacati, l’azienda aveva chiaramente annunciato la volontà di promuovere a Palermo l’off-shore, settore dal quale dipende lo sviluppo del cantiere navale palermitano e per il quale la dirigenza ha ribadito alla Regione la richiesta di realizzare il bacino da 80 mila tonnellate – dicono Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani e Nino Clemente componente della segreteria provinciale della Fim Cisl – il cantiere di Palermo, i suoi addetti, sono qualificati per svolgere i lavori sulla nave, serve un segnale importante di rinascita del cantiere atteso dai suoi lavoratori. E ci auguriamo che presto giungano le commesse che possano garantire la tranquillità agli operai e al tessuto economico palermitano del quale il cantiere è parte rilevante. Sollecitiamo inoltre la Regione ad accelerare i tempi per la realizzazione del bacino chiesto dall’azienda”.
“Noi sappiamo che Fincantieri ha fatto un’offerta per Palermo che riguarda le operazioni preliminari allo smantellamento, e non quelle per lo smaltimento della Concordia – dichiara il segretario della Fiom Cgil di Palermo Francesco Piastra – Ci aspettiamo che Fincantieri confermi Palermo come cantiere adatto per questi lavori di carattere propedeutico. Il cantiere è in condizioni di realizzarli. La Cgil vuole vederci chiaro e sentire la posizione di Fincantieri”.