Prosegue il commissariamento della Fondazione Giglio San Raffaele di Cefalù, scattato nel gennaio 2013 a causa di un buco finanziario di oltre 36 milioni di euro. Il 31 dicembre 2013 avrebbe dovuto rappresentare il termine ultimo della fase che, a seguito della fuoriuscita del partner privato San Raffaele del Monte Tabor, era stata ritenuta necessaria per la definizione del nuovo assetto organizzativo con il subentro dell’Arnas Civico e l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia Cervello di Palermo.
Ma il 1 gennaio 2014 è scattato il nuovo commissariamento.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, esprimendo preoccupazione “per l’eccessivo prolungarsi del periodo di commissariamento della Fondazione”. Lapunzina spiega che “il nuovo commissariamento, non ha limiti temporali certi, ponendosi l’orizzonte dell’insediamento “dei nuovi organi statutari”, senza che sia, ad oggi, chiaro il modello che si intende perseguire. L’Ospedale di Cefalù è una struttura che riveste una notevole importanza, sia a servizio del comprensorio, che per l’erogazione di prestazioni specialistiche ad un bacino territoriale assai più ampio. E’ indispensabile definire un assetto che dia certezze, ricercando le soluzioni alle problematiche di carattere finanziario ereditate dalle precedenti gestioni, e, al contempo, garantendo e potenziando la gamma dei servizi offerti. Una gestione commissariale priva di progettualità future, intenta esclusivamente a gestire l’ordinario con il minor costo possibile, non ci lascia soddisfatti. Siamo impegnati per far sì che la situazione si sblocchi in breve, e auspichiamo che, nel frattempo, non vengano attuate scelte che, privando il nosocomio di importanti professionalità, rischiano di deprimere il livello dei servizi offerti”.