Una storia raccapricciante. Nemmeno in un episodio della serie televisiva statunitense “The walking Dead”, si era mai visto un delitto così efferato. Nessuno ha mai mangiato il polmone del nemico scambiandolo per il cuore. Saverio Bellante, 34 anni è il protagonista del crudele assassinio compiuto dopo una partita a scacchi, giocata in casa fra la vittima, Tom O’ Gorman, proprietario dell’appartamento in cui il siciliano viveva. A detta degli amici Saverio è un ragazzo perbene, gentile e premuroso con tutti, che come tanti palermitani è stato costretto a lasciare la Sicilia per il fatidico posto di lavoro. Ma se era così quieto, cosa è scattato nella testa di Bellante?
Secondo gli investigatori irlandesi, l’assassino che lavorava presso un’azienda farmaceutica, potrebbe aver assunto una sostanza che oggi va di moda, specie negli Stati Uniti. Una droga sintetica, chiamata “settimo cielo”, che scatenerebbe rabbia, violenza incontrollabile e perfino atti di cannibalismo.
Alcuni mesi fa degli agenti di polizia di Miami sono stati costretti ad uccidere un giovane di 31 anni. Il ragazzo ammazzato si chiamava Rudy Eugene, e stava letteralmente divorando la faccia di un uomo, fino a renderla irriconoscibile.
Non ci sono prove sul fatto che Bellante abbia assunto queste sostanze stupefacenti, ma la crudeltà e la violenza usate sul cadavere dell’amico lasciano qualche dubbio.
Come può un “bravo ragazzo” trasformarsi in un feroce assassino? Difficile pensare a un raptus di follia che porta a divorare l’organo della vittima, più plausibile invece l’ipotesi di un effetto di questa nuova droga, che fa già paura al mondo.
SC