Circa tremila euro a testa. tanto vorrebbe indietro Palermo Energia società partecipata della provincia di Palermo, da 35 propri dipendenti. Si tratta di precari transitati dalla cooperativa sociale Comitini alla nuova società palermo Energia ed il cui lavoro è appeso ad un filo per effetto dell’eterna riforma delle province che in Sicilia non sembra trovi una via d’uscita definitiva.
Adesso spuntano anche gli errori che avrebbero portato, negli anni, a conferire queste somme in più ai 35 lavoratori. piccole somme che si aggirano intorno alle 25 euro al mese in media che in dieci anni, però, hanno portato alla richiesta odierna di 3000 euro circa cadauno.
Immediata la protesta dei lavoratori che non dispongono delle somme richieste e che rivendicano il principio di legge della buona fede. il lavoratore, infatti, non è tenuto a restituire le somme ricevute in buona fede e non per effetto di propria richiesta o errore anche indotto.
L’errore amministrativo sarebbe avvenuto sul conteggio degli scatti di anzianità dei dipendenti della Ex Cooperativa Comitini transitati in Palermo Energia nel 2003.
“Le famiglie dei lavoratori si sono viste recapitare a casa richieste da quasi tremila euro giustificate da un presunto errore commesso dall’azienda negli anni – denuncia l’Ugl Energia – che annuncia immediati ricorsi – si tratta di un provvedimento che riteniamo ingiusto e che colpisce sempre i più deboli, ossia i lavoratori”.
L’Ugl Energia promette battaglia “Tramite un accurato lavoro fatto in queste settimane gli RSA sindacali aziendali hanno chiesto l’accesso agli atti pubblici per fare luce su questa strana vicenda. Non è passata inosservata una delibera di giunta che smentirebbe il provvedimento dell’amministrazione e che potrebbe revocare sia gli ingiusti arretrati precitati che la rettifica delle buste paghe (già da due mesi circa 40 euro vengono trattenuti ai dipendenti, i quali già faticano ad arrivare alla fine del mese)”.
Il sindacato denuncia che “una lettera di richiesta di incontro urgente, come in passato, è rimasta inevasa dunque procederà ad avviare ricorsi collettivi contro il provvedimento”
Resta in piedi l’altra vertenza, quella per il passaggio dei lavoratori dal settore pulimento al contratto terziario vicenda questa nella quale non è stata avviata alcuna interlocuzione sindacale nonostante le richieste.
(nella foto una manifestazione dei lavoratori di Palermo Energia)