Dalla piazza virtuale a quella vera e propria, dalla protesta alla contestazione di sessantottina memoria perché a contestare, allora come oggi, sono i giovani gli stessi per i quali è stato pensato quel ‘piano’ che sul web è andato decisamente adagio. Anzi in tilt.
Già perché il tanto atteso click day del Piano Giovani si è trasformato in un crash day del sito www.pianogiovanisicilia.com, predisposto per le adesioni di tirocinanti e aziende, che è crollato a causa dell’elevato numero di accessi. Alle 10 di ieri il portale era impossibile da raggiungere e sulla rete si è scatenata prima l’incredulità e poi l’ira dei ragazzi.
Nel pomeriggio è spuntata anche una pagina facebook ufficiale della protesta per i disservizi legati alla sistema informatico che era stato immaginato per il Piano.
“Mouse alla mano, nella speranza di effettuare un log in e di confermare candidature ad ipotetici tirocini (formativi e seriamente costruttivi ???) . Portale inaccessibile, server intasato, è subito un tilt… “the server is unavailable” ! …”, si legge in uno dei post lasciati dagli utenti.
Leoni da tastiera? Macchè. Si scende in piazza sul serio. E che piazza, la più importante di Palermo: piazza Politeama. Stamani alle 10, infatti, c’è stata un’adunata di quanti sul web hanno sfogato la propria amarezza.
Sulla pagina facebook della protesta c’è chi ha invitato a “non usare soltanto una tastiera come mezzo di diffusione del nostro pensiero e delle nostre ansie e preoccupazioni, ma lasciamo che quelle parole digitate con tanto accanimento escano anche dalla nostra voce ! Non rimaniamo passivi ed immobili, vittime di “astratti furori”, ma agiamo! Alziamoci dalla sedie, portiamoci in piazza e chiediamo un po’ di civiltà e rispetto per chi crede ancora che qualcosa in questa terra che ci ha dato i natali possa esser fatto… Chiediamo ci vengano date delle SERIE opportunità, ma facciamolo adesso e mobilitandoci!”
Insomma il popolo del web s’è desto, almeno così è stato annunciato.
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