Sarebbe caduto accidentalmente in una piccola piscina in muratura nella villetta di famiglia, in via Seppia, a Villagrazia di Carini. È morto così annegato, il piccolo Daniele Marotta di 3 anni mentre era con i suoi genitori, tornati dalla Calabria, insieme ad altri familiari.
La vacanza della famiglia Marotta che vive in Calabria dove lavora si è trasformata, ieri pomeriggio, in una tragedia. Intanto è stata restituita alla famiglia la salma del piccolo. I carabinieri hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza interna nelle quali si vede l’incidente che ha provocato il decesso.
Il piccolo stava giocando con la bici quando è finito in acqua. I genitori e i parenti si sono accorti di quanto è successo sono riusciti a prenderlo, ma erano passati circa tre minuti fatali per il piccolo Daniele.
Il padre è maresciallo dell’esercito e lavora a Cosenza. Si trovava con la famiglia a Carini per le vacanze. Non è stato necessario eseguire l’autopsia. Oggi stesso si svolgeranno i funerali. Il piccolo sarà seppellito nel cimitero dei Cappuccini.
Una tragedia che è avvenuta, peraltro, pochi giorni dopo quella di Marsala: in quel caso a perdere la vita annegando in una piscina, ma gonfiabile, era stato Mattias Leonardo Galazzo che aveva appena 4 anni.
Le due vicende sembrano tristemente simili: la mamma del piccolo di Marsala aveva infatti riferito agli inquirenti che suo figlio era caduto accidentalmente in acqua. Sulla tragedia di Villagrazia di Carini procura di Palermo aveva comunque aperto un fascicolo.
Un pomeriggio d’agosto qualsiasi, come capita di viverne a tante famiglie, durante il quale parenti e amici si riuniscono per trascorrere momenti di allegria e spensieratezza. Una serenità che ieri pomeriggio è stata buscamente interrotta per i Marotta.
La famiglia si è accorta subito del dramma. E avrebbe fatto di tutto per evitare l’esito più tragico. Sono state chiamate ambulanze e pure i carabinieri. Sono seguiti poi attimi concitati, tra la disperazione dei parenti, in cui i medici del 118 hanno fatto di tutto per far ripartire il cuore del bambino.
Vista la gravità del caso e l’urgenza è stato mobilitato l’elisoccorso. Nel frattempo i rianimatori del 118 hanno provveduto ad intubare il piccolo cercando di fare arrivare il sangue al cervello.
Le operazioni di soccorso sono continuate durante il volo verso l’ospedale palermitano dove tutto era pronto per dare ausilio al bambino. Una tempestività che è stata inutile. Daniele è morto durante il viaggio per salvarlo.