Non sono bastati i numerosi atti presentati alla Camera ed all ’Ars ad evidenziare le varie criticità che coinvolgono la realizzazione dell’elettrodotto Terna tra Villafranca Tirrena e la Valle del Mela in provincia di Messina.
A sollevare il problema due deputati del Movimento Cinque Stelle, rispettivamente Villarosa della Camera e Valentina Zafarana deputato della regione siciliana.Un percorso che ha preso il via il 5 luglio del 2013, quando il deputato Villarosa presentò in Aula a Montecitorio un’ interpellanza urgente avente come oggetto la richiesta di valutazione della revoca del progetto iniziale, viste le asserite numerose irregolarità presenti nei vari atti procedurali,o, almeno, l’interramento dei cavi in galleria schermata nel tratto terrestre dell’elettrodotto.
Dopo un anno in data 18 Giugno 2014, fu presentata un’altra interrogazione questa volta indirizzata ai Ministri dell’Ambiente, Beni Culturali, Giustizia e Sviluppo Economico.
L’attività del parlamentare barcellonese è continuata in maniera molto assidua, ha incontrato il ministro dell’Ambiente Galletti ed il sottosegretario ai Beni culturali Borletti, esponendo ad entrambi le numerose perplessità, e probabilmente anche irregolarità, dell’intera procedura che ha permesso la realizzazione, quasi ultimata, dell’elettrodotto in questione.
Entrambi i Ministri (Ambiente e Beni Culturali) hanno promesso una risposta in tempi brevi all’ interrogazione del giugno 2014 confermando la competenza del Ministero Nazionale ai beni Culturali per quanto riguarda la questione Terna. Dinanzi al silenzio ecco che i deputati grillini sferrano il loro attacco.
“Intollerabile il silenzio da parte dei Governi regionale e nazionale in merito al tracciato siciliano dell’elettrodotto Terna che dal torrente Gallo nel comune di Villafranca Tirrena giunge fino alla Valle del Mela”.
Un duro attacco quello dei deputati Cinquestelle che continuano ad essere rimbalzati da un’Istituzione all’ altra,da un Ministero all’altro e da un Governo all’altro (Nazionale e regionale).
“Anche la Corte dei Conti ci ha dato ragione – concludono i parlamentari M5s – infatti, la correttezza delle osservazioni inserite nella mozione n.41, in merito alla mancata effettuazione della Valutazione di Impatto Ambientale su una parte del progetto, in particolare le opere realizzate nel Torrente Gallo, ha avuto autorevolissima conferma con la sentenza 93/2013”.
Intanto la deputata messinese Zafarana ha presentato una nuova Interpellanza al Governo regionale: “Continueremo a vigilare sulla questione e non ci fermeremo finché i Governi, regionale o nazionale, non avranno fornito risposte concrete”.
Il passo successivo hanno dichiarato i deputati pentastellati è procedere per vie giudiziarie.