Grave la situazione per ben cinquecentomila cittadini di 52 comuni della provincia di Palermo che da giovedì prossimo rischiano di non veder scorrere l’acqua dai loro rubinetti.
La società siracusana Onda Energia che aveva mostrato interesse a rilevare le mansioni di depurazione e distribuzione delle acque effettuate finora da Acque Potabili Siciliane, non ha definito l’accordo per rilevare il servizio nel territorio palermitano. Lo denuncia il coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Palermo Simone Di Trapani.
“L’emergenza che si presenta in tutta la sua drammaticità deve essere gestita dal Prefetto – dice – per assicurare la continuità del servizio. La politica non rimanga sorda, serve una legge regionale che ripubblicizzi il servizio idrico e garantisca la possibilità della gestione in house dei comuni”.
“Se da un lato i rubinetti dei comuni che usufruivano del servizio dell’ex Aps resteranno a secco, – conclude – dall’altro i 202 lavoratori dell’azienda saranno costretti ad avviare le procedure per la mobilità. Servono misure urgenti a tutela del servizio idrico e soprattutto dei lavoratori”.