Partono “sottotono” i saldi estivi a Palermo con un calo, secondo le prime stime di Fermoda Confcommercio, del 3 percento in meno rispetto allo scorso anno. Anche se tracciare un primo bilancio della giornata e’ prematuro i commercianti sono delusi e definiscono l’andamento “poco entusiasmante” sia in termini di presenze che di fatturato.
Tra afa e crisi economica in molti hanno preferito trascorrere la giornata in spiaggia o in località balneari, rinunciando alla caccia agli affari. E così nella prima giornata di saldi, sono pochi i negozi presi d’assalto.
“L’andamento è decisamente in calo sia in termini di incassi che di affluenza – dice Sabrina Alberino del negozio Cinti di via Ruggero Settimo – sembra una giornata di vendite qualunque”.
Boccia i saldi Ettore Raccuglia, che da 51 anni è titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento per uomo, in via Maqueda, un marchio storico della città. ”Da quando ci sono le vendite promozionali – dice - i saldi andrebbero aboliti, non hanno più senso”.
Posizione quest’ultima condivisa anche dal vice presidente Federmoda – Confcommercio di Palermo, Massimo Cataldo. “Si dovrebbe puntare sulla liberalizzazione delle vendite promozionali – dice Cataldo – in modo da estenderle a tutto l’arco dell’anno invece di concentrarle in determinati periodi”.
“Un bilancio sui saldi – aggiunge – lo avremo a fine week-end, ci aspettavamo di più, finora non sembra un risultato entusiasmante. In città il calo è stato del 3 percento”.
Anche Adiconsum stima un calo generalizzato delle vendite. ”Prevediamo una contrazione delle vendite del 5 percento rispetto al 2013″ dice il presidente dell’associazione di Palermo Benedetto Romano. Sulla spesa media delle famiglie, l’associazione dei consumatori non fa previsioni. “non ci sono dati disponibili - prosegue Romano – Di sicuro c’è una maggiore propensione al risparmio da parte delle famiglie, che hanno usato il bonus da 80 euro per pagare le bollette”.