A giugno l’inflazione rallenta in Italia, la crescita annua dei prezzi si ferma allo 0,3% rispetto allo 0,5% di maggio. Ma non Palermo, dove l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale nel mese di giugno ha fatto registrare un aumento rispetto al mese precedente pari a +0,1% (a maggio era -0,2%).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo del mese che sta per terminare invece nel Paese indica quindi un rallentamento dell’inflazione. La situazione è ritratta dai dati provvisori resi noti oggi dall’Istat.
Nel capoluogo siciliano, rispetto a giugno 2013 si è quindi registrata una variazione tendenziale (rispetto, cioè, allo stesso mese dell’anno precedente) pari a +0,8% (pari alla variazione registrata nel mese di maggio).
L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, a giugno è risultata quindi pari a +1,0%, (in aumento rispetto al valore di +0,9 % registrato a maggio).
Al netto dei soli beni energetici, l’indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a +0,8% (in aumento rispetto alla variazione registrata nel mese di maggio).
L’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni ha fatto registrare una diminuzione annua pari a -0,1% (era 0,0% a maggio) mentre l’indice relativo ai servizi ha fatto registrare una variazione annua pari a +1,8% (pari alla variazione registrata a maggio).
L’indice dei prezzi al consumo relativo ai prodotti acquistati con maggiore frequenza ha fatto registrare rispetto all’anno precedente variazione pari a +0,2%.
I dati diffusi devono essere considerati provvisori, in attesa della loro validazione da parte dell’Istat. E Federconsumatori e Adusbef sono scettiche sull’attendibilità di queste rilevazioni: “I dubbi su quali siano i luoghi esotici dove l’Istat effettua le proprie rilevazioni iniziano a farsi sempre più forti: addirittura oggi è stato annunciato un tasso di inflazione a giugno allo 0,3%, il più basso dal 2009. I prezzi dei prodotti alimentari sarebbero diminuiti dello 0,6%. Un andamento a nostro parere inverosimile. Basta guardare all’impennata dei prezzi dei carburanti (bisogna sempre tenere a mente che in Italia l’86% dei beni di largo consumo è trasportato su gomma) per capire come non sia possibile che i prezzi crescano così lentamente”.
L’Istat diffonderà i dati definitivi del mese di giugno martedì 15 luglio. La prossima diffusione dei dati provvisori dei prezzi al consumo per il Comune di Palermo è prevista per giovedì 31 luglio.