Al netto di ambigui giochi di parole, non esiste alcuna differenza in termini di contenuti tra l’ordinanza sindacale dello scorso anno sulla cosiddetta movida e il nuovo ‘regolamento sullo sviluppo sostenibile ai fini della convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private, pubbliche e demaniali’, presentato nei giorni scorsi”. Lo afferma il consigliere della VII Circoscrizione, Eduardo De Filippis.
“Sia chiaro – precisa -, adottare un regolamento che tuteli i residenti e consenta ai gestori dei locali di lavorare è imprescindibile. Tuttavia, a distanza di 12 mesi, siamo fermi al punto di partenza, con un testo che non fa altro che ricalcare la contestatissima ordinanza dello scorso anno“, attacca De Filippis.
“I limiti acustici sono praticamente gli stessi, alla faccia della richiesta di zonizzazione. E gli orari per la musica hanno subito soltanto una piccola variazione. In questi termini si tratta soltanto di una presa in giro”.
“Inoltre – aggiunge De Filippis – viene da chiedersi come mai l’amministrazione comunale abbia atteso l’ultimo minuto per presentare questo regolamento, nonostante lo scorso agosto ne avesse annunciato a mezzo stampa la presentazione per il mese di ottobre 2013. Un incredibile ritardo, quasi a voler metter spalle al muro i gestori dei locali”.
“Infine – conclude il consigliere della VII – è sorprendente che ‘esponenti politici’, che 12 mesi fa contestavano l’ordinanza e l’operato dell’amministrazione, oggi siano tra i primi a congratularsi con il sindaco, in nome di un presunto quanto aleatorio ‘percorso di cambiamento’. Confrontando i due testi, infatti, l’unica cosa che manca è proprio il cambiamento”.