Nell’ottobre del 2012 avevano rapinato una coppia di anziani di 79 e 71 anni in villa. A distanza di quasi due anni, i tre rapinatori – due uomini di 26 e 38 anni e una donna di 23 – sono stati identificati grazie al dna lasciato sui mozziconi di sigarette recuperati insieme alle impronte digitali durante un sopralluogo dei carabinieri di Cefalù.
I profili genetici sono stati estratti dal Ris di Messina. Il test del dna, unitamente alle indagini, ha poi confermato le responsabilità.
Il gip di Termini Imerese ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere e due di arresti domiciliari con l’ applicazione del braccialetto elettronico, dopo l’arresto avvenuto a Bagheria. Una quarta persona è infatti stata individuata quale utilizzatrice dei telefoni cellulari sottratti agli anziani rapinati.