Addio al sogno imprenditoriale palermitano di rinascita del polo vendita Grande Migliore di Palermo. Dopo mesi di battaglie e dopo aver convinto la Commissione di garanzia a lanciare un nuovo bando in base alle esigenze manifestate dalla Gieco della famiglia Bellavia che aveva già riaperto i punti vendita ex Migliore del polo Notarbartolo e di Trapani, tre quarti d’ora prima della chiusura dei termini del bando è stata comunicata la decisione di rinunciare alla gara.
“E’ una scelta incomprensibile che ci lascia quantomeno sorpresi – commenta Mimma Calabrò segretario della Fisascat Cisl che segue la vertenza fin dall’inizio – i lavoratori che occupano la struttura di viale Regione siciliana da mesi si sentono letteralmente presi in giro”.
A rischio ci sono 160 posti di lavoro visto che Grande Migliore porta con se anche un non indifferente indotto. Per tutti la cassa integrazione scade proèprio questa settimana ed esattamente il 7 giugno.
La rinascita del polo Migliore, dunque, si ferma ai punti vendita già riattivati ed oltre metà del personale resta fuori dal rilancio dell’attività.
Con la gara andata deserta i curatori fallimentari non avranno altra scelta che passare alla successiva fase del fallimento della società e questo comporterà anche l’impossibilità di una ulteriore proroga della cassa integrazione.
mav