E’ caccia all’albanese di 36 anni che ieri alle 14.30 durante l’ora d’aria con un lenzuolo è riuscito a fuggire dal carcere dei Pagliarelli. Nonostante lo spiegamento di forze di polizia e carabinieri dell’ergastolano non c’è più traccia. Valentin Frokkaj era stato condannato per avere ucciso, nel 2007, a coltellate un connazionale Elton Llhao. L’omicidio era avvenuto a Brescia.
A febbraio del 2013 Frokkaj era stato rinchiuso nel carcere di Parma. Un carcere di massima sicurezza che ospita i boss della mafia palermitana. Quella volta riuscì a segare le sbarre della cella e si calò anche allora con delle lenzuola. La sua fuga finì sette mesi dopo in un paesino dell’hinterland milanese. Da qui il trasferimento a Palermo, avvenuto in agosto.
I Pagliarelli sono considerati una delle carceri più sicure in Italia. Sono molto poche le fughe. Invece Frokkaj ieri è riuscito a farsi beffa della guardie.
L’inchiesta sulla fuga è affidata al pubblico ministero Caterina Malagoli. Secondo una prima ricostruzione l’ergastolano si è arrampicato sul tetto della zona di passeggio. Si è lanciato da un’altezza di tre metri e mezzo. Ha superato un primo cancello
Poi il muro di cinta alto sette metri. Alla fine la cancellata gialla. Qui si è ferito e ha lasciato il lenzuolo.
Ma si segue una doppia pista l’inchiesta sull’evasione di Valetin Frokkaj. Il primo è quello di Parma dal quale l’albanese era scappato l’anno scorso. Secondo gli inquirenti è improbabile che Frokkaj, che pure aveva escogitato un piano curato nei dettagli, sia riuscito ad evadere senza complicità interne ed esterne al carcere.
Ed è sulla possibile talpa interna e sulla rete di favoreggiatori che avrebbe consentito all’albanese di allontanarsi senza denaro e documenti che si concentrano le indagini degli inquirenti.
Il pm ha delegato all’inchiesta i carabinieri e un nucleo di polizia giudiziaria degli agenti della polizia penitenziaria. Sulla fuga è stata avviata anche un’inchiesta amministrativa interna al carcere che verrà svolta dal provveditore regionale del Dap Maurizio Veneziano.