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Esami falsi all’Università di Palermo Segretaria condannata a 5 anni

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E’ stata condannata a cinque anni di reclusione per avere caricato 71 esami sul sistema universitario che non sarebbero stati mai sostenuti da dieci studenti l’ex responsabile della segreteria della facoltà di Economia e commercio dell’ateneo palermitano, Paola Adriana Cardella. La pena è diminuita di un terzo per la scelta del rito abbreviato.

Alcuni degli studenti secondo l’accusa si sono poi laureati grazie alle false attestazioni della regolare carriera universitaria. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Amelia Luise, bastava pagare e nel piano di studi spuntavano esami mai sostenuti. Non c’era bisogno di presentarsi davanti ai professori della facolta’ di Economia e Commercio, Architettura e Ingegneria. Fino a quando gli agenti della sezione Reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile non hanno scoperto la truffa.

Anche due studenti hanno chiesto il rito abbreviato. Francesco Mattina, che e’ stato condannato a un anno, e Claudia Vitello che e’ stata assolta. Altri sei studenti hanno patteggiato la condanna con pene da sette mesi a due anni. Sono Francesco Giaconia, Marilena Tusa, Francesco Pirrone, Davide Di Salvo, Giuseppe Lo Buono, Gioacchino Maria Di Franco.

Il giudice ha rinviato a giudizio altre quindici persone, tra le quali c’è anche un’altra impiegata dell’università, Rosalba Volpicelli. Il 6 ottobre comincerà il processo con il rito ordinario per Ignazio Giulietto, Giuseppe Gennuso, Giuseppe Ciciliato, Andrea Tomasello, Caterina Guddo, Riccardo Della Vecchia, Alexandra Rita Ntonopoulou, Carlo Giglio, Giuseppe Capodici, Francesca Pizzo, Ilenia Messina, Walter Graziani, Paolo Coviello, Nunzio Fiorello. L’Università di Palermo si è costituita parte civile.


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