Terremoto all’ufficio tributi del Comune di Palermo. Gli agenti della polizia hanno sequestrato diversi documenti nella sede di piazza Giulio Cesare. Quattro impiegati sono indagati per truffa e millantato credito nell’ambito di un’inchiesta, condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura di Palermo, su illeciti nella istruzione di alcune pratiche per la riscossione di Ici, Tarsu e Tares.
Alcune cartelle sarebbero state calcolate in eccesso per un totale di 20 milioni di euro, anche se il dato non non viene al momento confermato dalla polizia.
Secondo indiscrezioni, l’indagine nasce dalla denuncia di un imprenditore. Le pratiche finite sotto inchiesta sono quelle relative alla concessione di sgravi sui tributi.
I dipendenti indagati si sarebbero offerti di fare risultare i richiedenti, imprenditori ma anche cittadini, in possesso dei requisiti di legge per ottenere sconti su Ici, Tares e Tarsu. Dall’inchiesta sarebbero emerse ad esempio valutazioni al ribasso sulla metratura degli immobili sui quali pagare le tasse. La magistratura sta valutando se si è in presenza anche di ipotesi di corruzione: se cioè gli indagati abbiano chiesto denaro in cambio dell’illecita gestione delle istanze di sgravi
Le perquisizioni e i sequestri negli uffici della sede comunale di piazza Giulio Cesare sono iniziati alle prime ore del mattino. Il controllo sarebbe stato disposto anche a seguito di alcuni esposti.