“Il salvataggio dei precari a tutti i costi non giova alle casse della Regione, ma soprattutto non gioverà ad imprese e lavoratori che rappresentano il tessuto sano e produttivo della Sicilia. Condividiamo pienamente la posizione espressa da presidente Alessandro Albanese”.
Il presidente di Ance Palermo, Fabio Sanfratello, interviene sulle dichiarazioni del presidente di Confindustria Palermo riguardo all’ipotesi di una sanatoria per salvare i Pip ritenuta populistica e costosa, e ricorda come “anche l’associazione dei costruttori palermitani si è ripetutamente espressa contro una politica regionale che pensa solo a salvaguardare dipendenti pubblici e precari e non si cura affatto delle migliaia di lavoratori dell’edilizia disoccupati e delle imprese sull’orlo del fallimento”.
“Anche i cosiddetti cantieri di lavoro, che dovrebbero partire nei prossimi giorni, sono una risposta sbagliata e clientelare alla crisi. Con i 50 milioni destinati a questi cantieri fasulli, si potevano aprire cento cantieri veri, da 500.000 euro ciascuno, per rifare una strada piena di buche o riparare una scuola pericolante o altre opere necessarie. Anche questi avrebbero dato occupazione e la collettività avrebbe avuto un beneficio”.
“Siamo stanchi di appelli che finiscono nel vuoto – conclude Sanfratello -. E’ necessario invertire immediatamente la rotta. E’ fondamentale che chi ci governa faccia anche delle scelte impopolari, mandando a casa chi non produce e aiutando, con concretezza, le imprese che, invece, producono ancora reddito e occupazione. E il primo passo fondamentale – come abbiamo detto nei giorni scorsi – sarebbe quello di liquidare tutti debiti della Pubblica amministrazione verso centinaia d’imprese edili che oramai aspettano da anni”.
(nella foto di repertorio una manifestazione di precari)