Dopo le continue proteste davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Salute, gli infermieri precari e disoccupati siciliani hanno ottenuto l’atteso incontro col titolare della sanità Lucia Borsellino. Gli operatori hanno esposto le tante questioni relative alla condizione dei reparti ospedalieri e alla precaria situazione lavorativa alla base dei due giorni di sit in insieme alle sigle sindacali Cni-Fsi Sicilia e Fials.
Sul tavolo, i mancati rinnovi dei rapporti di lavoro al 31 dicembre 2013, nonostante una circolare assessoriale avesse autorizzato le aziende ospedaliere a prorogare i contratti per sei mesi, e le carenze di operatori nelle strutture lamentate dagli infermieri, contrapposta alle “eccedenze” che avrebbe invece dichiarato il dirigente Salvatore Sammartano nell’ultimo incontro con una delegazione dei manifestanti.
Punti, questi ultimi, su cui solo una ricognizione urgente sulla rete ospedaliera, richiesta da operatori e sindacati, rappresenterebbe un passaggio obbligato per la loro soluzione, come per la copertura dei posti in organico tramite concorso.
“L’assessore ci ha assicurato che la procedura di riorganizzazione delle rete assistenziale è pronta e sarà pubblicata entro il mese di marzo - raccontano i rappresentanti dell’Assemblea degli infermieri precari e disoccupati della Provincia di Palermo -. Entro il 30 giugno, invece, saranno rideterminate le dotazioni organiche”.
“L’assessore – spiega Calogero Coniglio, segretario regionale di coordinamento del Cni-Fsi – invierà una nota d’indirizzo ai commissari straordinari in merito alla stipulazione e rinnovo dei contratti a tempo determinato per avere una mappatura delle assunzioni degli iunfermieri precari e verificare se ci sono eventuali disequilibri. Per risolvere la questione dei precari – spiega Coniglio – bisognerà attendere l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto legge approvato, in questo caso del decreto D’Alia, che prevede le procedure concorsuali con una riserva del 50% dei posti a concorso previa procedura selettiva”.
E ancora, tra i temi posti sul tavolo, la previsione di nuove risorse per ovviare all’impiego in altri servizi (fra i quali le ambulanze del 118) di lavoratori con rapporto di lavoro esclusivo. Ma anche, la differente gestione degli operatori in mobilità nelle diverse province siciliane e l’utilizzo di nuove graduatorie da parte di aziende ospedaliere, che creerebbero nuovo precariato a discapito di chi ha già maturato anni di lavoro nei reparti.
Gli infermieri siciliani attendono adesso risposte e soluzioni entro i nuovi termini fissati dall’assessore siciliano alla Salute.